INTRICATA VICENDA
Scarcerato l'organizzatore di eventi fasanese accusato di stalking
Il Tribunale del Riesame ha accolto la tesi dell'avvocato difensore del 45enne Davide Marzolla: per quest'ultimo resta l'obbligo di dimora
FASANO – E' stato rimesso in libertà con obbligo di dimora nel Comune di Fasano il 46enne Davide Marzolla, il noto organizzatore di eventi finito qualche settimana fa in manette con la pesante accusa di atti persecutori e percosse ai danni della sua ex amante, una 40enne monopolitana. Lo ha deciso il Tribunale del Riesame dopo aver preso atto degli atti difensivi presentati dall'avvocato Francesco Gentile che cura gli interessi di Marzolla. Gentile era riuscito ad ottenere per il suo assistito già i domiciliari dopo che il musicista aveva trascorso diversi giorni nel carcere di Bari in seguito all'arresto effettuato dai carabinieri di Monopoli, nella sua abitazione di Laureto, che avevano eseguito un'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip del Tribunale di Bari, Roberto Oliveri Del Castilo Di Castiglione, su richiesta del pm Silvia Filoni,
Molto complessa e articolata la memoria difensiva presentata dall'avvocato fasanese. Mentre l'accusa affermava che Marzolla avrebbe perseguitato la sua ex amante con migliaia di messaggi, la difesa ha mostrato, prove alla mano come non era affatto vero che il suo assistito abbia tenuto reiterate condotte illecite che avrebbero portato la donna a cambiare addirittura modo di vivere data la paura. Anzi, al contrario, per l'avvocato difensore si è trattato di un vero e proprio complotto della ex amante e del di lei marito ai danni di Marzolla.
Nella memoria difensiva Gentile racconta tutta la vicenda. si parte dall'inizio della convivenza tra Marzolla e la monopolitana agli inizi del 2014, due anni dopo l'inizio della loro relazione extraconiugale. Poi, però, la situazione è precipitata e si registra un grn giro di querele che coinvolge non solo Marzolla e la sua ex amante ma anche la ex moglie del fasanese e il marito della monopolitana. Proprio su questa attività giudiziaria l'avvocato difensore ha eseguito indagini che dovevano provare come il suo assistito fosse rimasto vittima di un tranello.
Ma andiamo per ordine. Che il rapporto tra Marzolla e la 40enne monopolitana non fosse proprio tranquillo lo si evince da quanto accaduto tra il maggio e luglio 2013 quando l'ex marito della donna presi di mira Marzolla picchiandolo e minacciandolo di morte, speronandolo con l'auto nel parcheggio di Conforama e minacciandolo ancora, davanti a tutti, mentre lo stesso musicista era intento a tenere una serata. Nel marzo del 2014, inoltre, Marzolla, quasi prevedendo quello che sarebbe accaduto di lì a due anni, si recò al commissariato di Monopoli paventando il rischio di essere denunciato falsamente per stalking e altro dalla sua amante se non avesse ritirato le denunce a carico dell'ex marito della donna. Quest'ultimo, in effetti, denunciò Marzolla per stalking ma l'accusa venne smontata in qaunto nel periodo indicato dall'uomo erano sì intercorse ben 3704 telefonate tra i due amanti ma 1046 inviate da Marzolla e 2658 invece dalla donna. I due amanti, però, vennero indagati per presunti rewati commessi ai danni dell'ex moglie del musicista fasanese tanto che ai due venne ordinato dal Gip di Brindisi di non avvicinarsi ai luoghi abitualmente frequentati dalla ex moglie di Marzolla.
Nel maggio di quest'anno la ex amante di Marzolla sporge querela alla Stazione dei Carabinieri di Monopoli nei confronti di Marzolla lamentando come il musicista l'avesse aggredita e colpita al volto con un pugno provocandole lesioni. Durante l'interrogatorio di garanzia Marzolla ha negato l'episodio. Sempre la donna monopolitana, successivamente, integrava la querela aggiungendo altre lesioni provocatole da Marzolla e prima omesse. Nonostante tutte queste liti a luglio Marzolla e la donna si vedono regolarmente sino all'epilogo dell'arresto del musicista fasanese. Per la difesa, alla luce anche dei tabulati telefonici in cui si evince che sono di molto superiori numericamente le chiamate e i messaggi della donna a Marzolla e non viceversa, non sussiste l'accusa di stalking e ha chiesto al Tribunale del Riesame, mancando le esigenze cautelari, la scarcerazione del suo assistito. Richiesta che, come detto, è stata accolta ma con l'obbligo di dimora nel Comune di Fasano.
di Redazione
05/09/2015 alle 06:00:00
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