FASANO – La Serti non ci sta alle accuse che giungono dalla politica fasanese e con una nota risponde a quanto affermato dal consigliere comunale Tonio Zizzi che, tra l'altro, così come Enrico Digeronimo, chiedeva la risoluzione del contratto da parte dell'Amministrazione comunale nei confronti della società che gestisce, a Fasano, la riscossione tributi. "In merito alle notizie di stampa e all’intervento del consigliere comunale di Fasano Tonio Zizzi, la nostra Società desidera informare i cittadini e l’opinione pubblica, riservandosi di tutelare i propri diritti, la propria immagine e i propri interessi economici nelle sedi opportune, per le illazioni fin qui subite – scrive la Serti -. Relativamente ai bolletini Tares, la nostra società aveva svolto puntualmente l’originaria emissione, sulla base della Delibera di Consiglio Comunale n.72/2013 di approvazione del relativo regolamento, recante le specifiche tariffe. Successivamente, a seguito delle proteste dei cittadini per gli intervenuti aumenti, le Delibere di Giunta n.15 e n.16 del 2014, successivamente ratificate dal Consiglio comunale, furono apportate modifiche tariffarie, con la necessaria rettifica dei precedenti bollettini. In tutto ciò Serti era, ed è, totalmente estranea all’operato degli Organi Comunali, e semmai, tale iter ha comportato aggravi di prestazioni lavorative per la nostra Società.
Relativamente ai bollettini Tari – si legge ancora nel documento -, l’ufficio Poste Iitaliane spa di Fasano ebbe a riconoscere i propri disguidi nell’ambito delle proprie competenze e a tale proposito il direttore, recandosi espressamente nei nostri uffici di Fasano, ha voluto rapppresentare le spiegazioni di Poste Italiane spa. Di tale incontro è stato fornito al Dirigente comunale responsabile tempestiva comunicazione. Al riguardo, le Poste fornirono, a mezzo stampa, apposita comunicazione ai contribuenti per agevolarli nel ritiro degli avvisi non pervenuti. La nostra società è rispettosa ed osservante della convenzione in essere con il comune di Fasano, e in tal senso è stato rivolto invito al Sindaco e all'assessore di dare lettura, durante la seduta del consiglio comunale del 27 marzo, della lettera formale inviata in data 26 marzo, a mezzo pec".
