FASANO – Un’interrogazione proposta dai consiglieri comunali Giacomo Rosato e Antonio Pagnelli del gruppo di Fasano Democratica ha posto, qualche settimana fa, il problema dell’utilizzo del terreno che l’Asl di Brindisi possiede in via Attoma, proprio accanto al liceo “L. da Vinci”. Durante l’Amministrazione guidata da Donato De Carolis il Comune di Fasano donò proprio all’azienda sanitaria brindisina un terreno presso la zona 167 adiacente, come detto, al liceo affinché vi si potessero costruire e allocare uffici e ambulatori. I lavori, iniziati, furono subito sospesi perché ci si rese conto che vi erano dei problemi inerenti la regimentazione delle acque. Allo stato, nel più assoluto degrado e abbandono, al centro del terreno recintato da un’arrugginita rete metallica, vi è solo un rustico di uno stabile. Quel terreno da oltre quindici anni è covo di topi e rettili con conseguenti rischi igienici e di incolumità per i residenti che da tempo chiedono un intervento.
Considerato che, dopo la nuova riorganizzazione sanitaria gli uffici egli ambulatori previsti un tempo in quell’area saranno allocati nel plesso dell’Umberto I ecco che i consiglieri comunali d’opposizione hanno interrogato l’Amministrazione Zaccaria su cosa si intende fare di quel terreno, quali provvedimenti si stia pensando di adottare in merito e soprattutto se ci si stia attivando per richiedere la restituzione alla Asl della proprietà del terreno essendo venuta a mancare la finalità della cessione a suo tempo fatta, e magari «anche in virtù di un leggero ristoro per i cittadini che hanno assistito negli anni a una continua spoliazione dell’ospedale cittadino» A distanza di qualche settimana dall’interrogazione ecco che si viene a sapere che il sindaco Francesco Zaccaria ha fatto richiesta all’Asl brindisina diretta da Giuseppe Pasqualone di potersi riprendere quel terreno per potervi realizzare un mercato. «Siamo favorevoli alla restituzione al Comune di quell’area perché a noi non serve più – spiega proprio il direttore generale Pasqualone -. Ciò che doveva essere allocato in quella struttura ora sarà ubicato nei locali dell’Umberto I. C’è ancora un aspetto amministrativo da chiarire ma per il resto non ci dovrebbero essere problemi».
L’aspetto che al momento impedisce il passaggio dell’area al Comune di Fasano è che per realizzare l’immobile la Asl ottenne un finanziamento, parte del quale è stato anche utilizzato. Se ora non si porta avanti l’investimento bisognerà restituire i fondi. «La questione, comunque, va approfondita perché può anche darsi che, se il Comune proseguisse e completasse l’immobile per pubblica utilità, quel finanziamento e la piccola parte di fondi utilizzati potrebbero non essere restituiti – continua Pasqualone -. E’ un aspetto che stiamo chiarendo in Regione. Comunque, lo ripeto, c’è la nostra massima disponibilità a riportare quella proprietà nella disponibilità del Comune di Fasano». Ora, naturalmente, perché ciò accada, ci vuole l’impegno di qualcuno che prenda a cuore la pratica e la porti avanti evitando che le intenzioni rimangano tali.
