In data 28 giugno c.a. sul giornale on – line OsservatorioOggi.it è stata pubblicata la notizia che il mensile Osservatorio del corrente mese è in edicola; dando, inoltre, alcune anticipazioni. Una riguarda l’ASP Terra di Brindisi e la sua situazione finanziaria, di cui, peraltro, proprio sul mensile Osservatorio di maggio, io stesso avevo “relazionato” nella rubrica “L’Opinione”. Tuttavia, assai bene ha fatto il giornale a tornare sull’argomento, approfondendo i temi dell’alienazione degli immobili e, soprattutto, del credito vantato dalla società cooperativa SMI, in uno col credito vantato dal personale educativo nei confronti dell’ATI “OccuSol/SMI”.
La presente nota si rende necessaria per confermare gran parte delle notizie riportate a pagina 20 del mensile Osservatorio in edicola, al netto di qualche commento un po’ affrettato. Per punti, il redattore si è opportunamente soffermato sulla situazione finanziaria di partenza dell’ASP Terra di Brindisi (- 600 mila euro); sulle cause di tale situazione debitoria (la “dote” dell’ex ASP “Rossini”); sugli effetti che tale disavanzo ha prodotto (mancato pagamento dell’ATI “OccuSol/SMI” e, di conseguenza, dei dipendenti); sulla diminuzione del numero dei minori presso la Comunità Educativa e il Centro Socio – Educativo Diurno (la cui causa merita, però, una precisazione); sul disavanzo certificato dal Bilancio consuntivo 2017 (- 623 mila euro); sul contenzioso in essere con l’ATI Cogit SPA/Carparelli SRL (anch’esso “dote” dell’ex ASP Rossini); sulla richiesta di un mutuo ipotecario di 600 mila euro (ad oggi rimasto lettera morta); sulla alienazione di tre beni immobili (monolocale di via L’Assunta, locale commerciale di piazza Aldo Moro e terreni agricoli di contrada Sant’Angelo). In ordine provo, dunque, a fornire un addendo di informazioni. La prima: se la situazione finanziaria di partenza dell’ASP Terra di Brindisi (luglio 2016) faceva registrare un disavanzo di circa 600 mila euro, faccio osservare che al 31 dicembre 2017, come correttamente riportato nell’articolo, tale disavanzo è cresciuto di 23 mila euro.
Nel frattempo, però, la struttura che ospita la RSSA “Canonico Rossini” è tornata nel pieno possesso dell’ASP Terra di Brindisi (maggio 2017), tanto da poter ultimare i lavori necessari e renderla accogliente sotto il profilo socio – sanitario, soprattutto. Tant’è vero che dal 3 febbraio scorso, la RSSA “Canonico Rossini” ha aperto le proprie porte ai primi anziani. Seconda informazione: il credito vantato dalla SMI è stato oggetto di accordo sindacale in data 21 giugno scorso. In merito, al fine di tutelare i dipendenti SMI, il sindacato, col sostegno dell’ASP, ha chiesto e ottenuto la cessione del credito da parte dalla società cooperativa. Tant’è che le spettanze della SMI sono state già liquidate per € 72.215,12, così come la prima di tre rate (30 giugno, 31 luglio, 31 agosto) ai dipendenti. SMI riceverà il previsto saldo, salvo conguagli in favore dei dipendenti, il prossimo 31 luglio. Per la terza informazione, torno a ringraziare il mensile Osservatorio per aver posto la “questione del numero dei minori” e dei suoi effetti. In merito è necessario precisare che l’accoglienza dei minori presso la Comunità Educativa e il Centro Socio – Educativo Diurno, a norma degli articoli 48 e 52 del R.R. n. 04/2007, non può essere disposta dall’ASP o da qualsiasi altra struttura socio – educativa autorizzata; ma solo dai Servizi Sociali del Comune inviante e/o dal Tribunale dei Minori.
Pertanto, stavolta, faccio mio il commento del redattore di Osservatorio: «è come se all’improvviso a Fasano non ci fossero più bambini in stato di bisogno materiale e morale da far assistere in quella struttura». Ovviamente, il riferimento è alla Comunità Educativa. Confermo, inoltre, che il numero dei minori attualmente ospiti nel Centro Socio – Educativo Diurno, aperto dal lunedì al sabato, è pari a 22. In merito, però, mi torna difficile comprendere la puntualizzazione


