FASANO – Anche la città di Fasano ha voluto celebrare i diritti dell’infanzia e dell’adolescenza sanciti dalla Convenzione Internazionale approvata a New York nell’Assemblea Generale dell’ONU, nel 1989. Per l’occasione, nella giornata di ieri (20 novembre), al Teatro Sociale si è svolto il convegno dal titolo ‘Affido: diritto del minore ad una famiglia. Aspetti giuridici, sociali e psico-pedagogici’. L’interessante incontro è stato patrocinato dal Comune di Fasano e organizzato dai sodalizi locali ‘A.Ge.’ (Associazione italiana genitori) e ‘L.A.F.’ (Libera associazione forense, che raccoglie avvocati di Fasano e Cisternino), da ‘CamMiNo’ di Brindisi (Camera Nazionale Avvocati per la famiglia e i minorenni) e dall’Ambito Territoriale Sociale Br. 2 (che racchiude il settore dei Servizi sociali dei Comuni di Fasano, Ostuni e Cisternino). Nel corso dell’appuntamento, moderato da Italia Ditano (presidente della ‘Laf.’) e Clementina Spagnolo (presidente di ‘CamMiNo’), diversi professionisti del settore hanno affrontato l’argomento presentando il loro puntuale intervento. Tra i relatori si sono distinti: Francesco Paolo Occhiogrosso, magistrato, presidente del Centro nazionale documentazione e analisi per l’infanzia e adolescenza nel triennio 2007-2010 e presidente del Tribunale per i minorenni e del Tribunale di sorveglianza di Bari; Giacomo De Candia, pedagogista ed educatore professionale al Comune di Bari; Antonia Ferrara, assistente sociale professionale del Comune di Cisternino e coordinatrice del servizio Affido dell’Ambito Territoriale Sociale Br.2; Cinzia Caroli, pedagogista e componente dell’Equipe Affido Familiare dello stesso Ambito per il consorzio di cooperative sociali ‘Nuvola’ e Antonella Buongiorno, psicologo-psicoterapeuta, componente dell’Equipe Affido dell’Ambito, sempre per conto di ‘Nuvola’.
Gli studiosi intervenuti al convegno hanno focalizzato la tematica dell’affidamento dei minori nei suoi diversi aspetti. «Il successo di un percorso di affido verte su tre costrutti principali – ha ribadito la dott.ssa Caroli – : fiducia, rispetto e sensibilità. Ci sono punti di criticità, che cambiano in base al contesto, a fattori culturali, religiosi e così via. Tuttavia, a Fasano esiste una grande disponibilità all’affido e questo è rilevante perché, più esperienze si mettono in atto, maggiore sarà la diffusione della buona pratica dell’affido». Anche il pedagogista De Candia ha voluto sottolineare la varietà di percorsi con cui può essere intrapresa la strada dell’affido, «che è sentire, istinto, vocazione, uno spazio sempre mutevole tra prudenza e audacia». La serata di approfondimento si è conclusa con l’intervento di Pietro Trisciuzzi, psicologo-psicoterapeuta, nonché presidente della locale associazione ‘A.Ge.’. Al termine della discussione, il pubblico ha potuto ascoltare una vera testimonianza resa nota da una famiglia fasanese che ha scelto l’affido come ineguagliabile opportunità di crescita e di amore.
