FASANO – Nella giornata di oggi (martedì 4 marzo), a Palazzo di Città, il Comune di Fasano e lo Iacp di Brindisi hanno sottoscritto un atto di transazione per il quale l’Istituto autonomo case popolari deve versare nelle casse comunali 76.446,24 euro a titolo di Ici (l’Imposta comunale sugli immobili ormai non più esistente) relativa al periodo compreso fra il 2000 e il 2007 che lo Iacp, allora, non aveva provveduto a versare.
L’atto transattivo è stato sottoscritto dal sindaco Lello Di Bari (per il Comune di Fasano), da Mario Quarta, in qualità di direttore generale e dirigente dell’Area tecnica dello Iacp brindisino e dagli avvocati che hanno seguito la vicenda giudiziaria che ne era scaturita, Giovanni Narcone (per il Comune di Fasano) e Raffaele Montanaro (per l’Istituto autonomo case popolari di Brindisi).
«Abbiamo chiuso oggi un contenzioso che durava da anni – afferma il sindaco Di Bari – e del quale mi sono occupato in modo da mettere la parola fine a questa vicenda. Proprio allo scopo di addivenire ad un bonario componimento del rapporto Comune-Iacp – spiega il sindaco – ho promosso una serie di incontri tecnici fra i due Enti per definire tutte le problematiche pendenti ed oggi siamo arrivati alla conclusione positiva per il Comune di quell’annoso contenzioso».
Lo Iacp verserà la somma nelle casse comunali (pattuita nell’atto transattivo) in sei rate bimestrali posticipate, comprensive di interessi di rateizzazione, per un importo a bimestre di 12.927,49 euro. La prima rata decorrerà dal 30 aprile prossimo. Nell’atto transattivo campeggia anche una clausola specifica: “Il mancato pagamento, entro 30 giorni da ogni scadenza, di quanto previsto, che non costituisce in alcun modo novazione del credito vantato dal Comune di Fasano, comporterà la decadenza dei benefici (per lo Iacp, ndr) sopra concordati e dell’intera transazione con la conseguenza riviviscenza delle reciproche azioni, ragioni, domande ed eccezioni”.
