ELEZIONI REGIONALI 2020
Antonio Albanese: 'Saremo l'anima critica ma costruttiva di Emiliano'
Il 51enne geometra di Pezze di Greco, dirigente delle Acli, a sostegno di Emiliano con la lista 'Italia in Comune' fondata da Federico Pizzarotti e in Puglia da Michele Abbaticchio, sindaco di Bitonto

Fasano – In lizza a sostegno di Michele Emiliano, quasi all'ultima ora è arrivata la candidatura di Antonio Albanese. «Sono nato a Pezze di Greco nel '69 da una famiglia umile ma onesta, svolgo dal 1993 a Fasano l'attività di geometra libero professionista. All'età di sedici anni mi sono appassionato alla politica e avvicinato al mondo associativo. Mi sono formato all'interno della DC prima e del Partito Popolare dopo, ispirato alla figura di Don Luigi Sturzo. Sono stato segretario della sezione di Pezze di Greco del PPI e ho ricoperto la carica di consigliere circoscrizionale. Dal 1990 sono entrato nell'ambito associativo delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani fino ad arrivare a ricoprire la carica di presidente provinciale, vice presidente Regionale e presidente provinciale del Patronato. Rappresento le ACLI in vari organismi anche a livello nazionale. La vita associativa e la sua formazione sui valori della dottrina sociale mi ha arricchito tantissimo in termini di crescita interiore, culturale e relazionale, oltre ad avermi dato l'opportunità di tutelare i diritti delle fasce sociali deboli e di contribuire alla promozione del lavoro. Nella nostra città, con la discrezione che contraddistingue il mio impegno, ho contribuito alla creazione di una Casa Famiglia per minori in condizioni di disagio, gestita oggi, da una cooperativa di giovani presso l'Oratorio di Sant'Antonio; ho contribuito a dare impulso affinché l'Ambito dei servizi socio sanitari si trasformasse in un Consorzio con il ritorno delle attività e degli uffici nella nostra città. Impegno parte del mio tempo libero in attività di volontariato. Dal 2018 ho aderito alla formazione del Partito “Italia in Comune” fondato dal sindaco di Parma Federico Pizzarotti ed in Puglia dal mio amico Michele Abbaticchio, Sindaco di Bitonto e vice coordinatore nazionale, e ricopro la carica di coordinatore provinciale e componente del coordinamento regionale. Oggi mi sono messo in gioco con umiltà e con la voglia di servire la mia città e la mia gente».
Come nasce questa sua candidatura e cosa rappresenta la lista di “Italia in Comune” a sostegno di Michele Eemiliano
«Già con la nascita del partito in Puglia decidemmo di essere presenti alle elezioni regionali. Da quel momento il Partito è in continua crescita ed oggi posso dire che insieme abbiamo raggiunto l'obiettivo. Per il candidato presidente Emiliano “Italia in Comune” sarà “l'anima critica” ma costruttiva e la sua lista rappresenterà una sorpresa positiva in termini elettorali; sarà la forza vincente per valorizzare uomini e donne che hanno a cuore il presente ed il futuro delle loro comunità e che di fatto possono rappresentare la futura classe dirigente; costituirà la possibilità per tante liste civiche locali di esprimersi attraverso un partito strutturato. Infatti la mia è una candidatura a servizio del progetto politico del partito. Mi rivolgo a tutti quei cittadini, imprese e mondo associativo la cui voce è rimasta inascoltata, perché tutti facciamo parte di una squadra».
Quali sono a suo giudizio le problematiche più urgenti da risolvere per la Regione Puglia.
«La prima esigenza è quella di combattere la disoccupazione attraverso credibili politiche industriali: i nostri giovani e le loro eccellenti menti devono rimanere qui. È necessario intervenire organicamente e in sinergia con le iniziative sovra regionali allo scopo di massimizzare l'utilizzo delle risorse rese disponibili tanto a livello nazionale quanto europeo. È necessario attuare una strategia integrata di conversione che permetta di valorizzare le aree produttive e promuovere tutti gli interventi che mirino a rivitalizzare il nostro tessuto produttivo e sostenere lo sviluppo di reti di impresa. In agricoltura è necessario operare scelte finalizzate ad invertire i processi di abbandono delle campagne. Occorre incoraggiare l'adesione alla rete del lavoro agricolo per valorizzare le produzioni di qualità che caratterizzano l'economia e la cultura pugliese. Nel sociale i piani di zona hanno permesso di organizzare efficacemente il supporto alle situazioni di fragilità presenti nel tessuto sociale. Tuttavia si deve operare un'attenta valutazione degli interventi in favore di tutte le persone in condizioni di disagio consolidando in rete una serie di servizi che oggi risultano gestiti in modo locale e poco condiviso, mettendo a sistema risorse, esperienza e professionalità. Bisognerà pretendere più risorse dal Governo per una sanità più pubblica e di prossimità ed abbandonare per sempre le tentazioni autonomistiche. Abbiamo infine il dovere di proteggere il mare e le campagne, di riscoprire la Puglia, di mostrarla e renderla patrimonio dell'umanità. La Puglia ha già fatti passi da gigante nel turismo e nella valorizzazione del proprio patrimonio naturalistico, architettonico ed enogastronomico, ma occorre fare di più».
Nel caso di sua elezione quali progetti intende promuovere per un ulteriore sviluppo della città di Fasano?
«Il mio impegno per Fasano sarà quello di incrementare le potenzialità economiche del nostro comparto produttivo attraverso la ricerca di nuovi investimenti. Mi impegnerò per contribuire a migliorare ogni settore della P.A. per implementare i livelli di efficienza ed efficacia dei servizi al cittadino e alle imprese. Promuoverò qualsiasi iniziativa regionale per valorizzare le nostre campagne, il nostro mare, per rivitalizzare le nostre aziende agricole, il comparto edilizio e sostenere concretamente gli enti del terzo settore nelle loro iniziative. Darò ascolto al territorio e agli stakeholders. Perché l'ascolto e la disponibilità a dare e ricevere informazioni contribuisce a prendere coscienza dei problemi. Questa è la mia “dimensione” politica, nonché la forza del mio partito: operare dopo avere raggiunto la consapevolezza di ciò che accade sul territorio, dei problemi e delle loro cause. Una conoscenza che si affina man mano che si entra più in profondità nella vita di quanti affrontano in prima persona le conseguenze di quei problemi. Solo così si potrà creare quella proficua convergenza tra i vari livelli d'azione amministrativa e civica che può evitare di rendere astratte e calate dall'alto le politiche regionali, inserendole, al contrario, in percorsi partecipativi dal basso. Colgo l'occasione per ringraziare i vertici del partito che sostengono la mia candidatura».
di Redazione
16/09/2020 alle 18:14:26
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