SENTENZA FAVOREVOLE
Consorzio trulli e grotte: revocato il decreto ingiuntivo al Comune di Fasano
Il Tribunale di Taranto ha accolto le eccezioni presentate dall'Avvocatura comunale fasanese
FASANO - Il decreto ingiuntivo di 132mila euro emesso nei confronti del Comune di Fasano relativo alle quote del Consorzio Interprovinciale del Territorio dei Trulli e delle Grotte è stato definitivamente revocato E' quanto ha deciso il Tribunale di Taranto con sentenza del 24 febbraio scorso. I fatti: il 23 aprile 2013 veniva notificato al Comune di Fasano un ricorso per decreto ingiuntivo, emesso dalla ex sezione distaccata di Martina Franca del Tribunale di Taranto, con cui veniva ingiunto all'ente locale fasanese il pagamento, in favore del Consorzio Interprovinciale del Territorio dei Trulli e delle Grotte in liquidazione, con sede legale in Martina Franca, della somma di 132.899,95 euro, oltre interessi, nonché spese e competenze del procedimento. Il suddetto Consorzio venne istituito con Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 2189 del 07.10.1978 ed il Comune di Fasano era tra i Comuni (Cisternino, Martina Franca, Alberobello, Locorotondo), che sin dall'inizio decisero di aderire, in ragione degli interessi pubblici perseguiti, sotto il profilo turistico ed economico.
L'adesione del Comune di Fasano avvenne con deliberazione del Consiglio Comunale di Fasano n. 212 del 30 luglio 1982. Lo Statuto costitutivo del Consorzio prevedeva un contributo annuo dei Comuni consorziati pari a 100 lire per abitante sulla base della popolazione accertata al 31 dicembre dell'anno precedente. Dopo alcuni anni di vita la Giunta Regionale con Deliberazione n. 2686 del primo luglio 1991 prese atto della inattività degli organi istituzionali del Consorzio e nominò un Commissario Liquidatore; detta deliberazione venne quindi seguita dall'emissione da parte del Presidente della Regione del relativo Decreto di esecuzione n. 491 del 16 luglio1991 con cui si confermava la nomina del Commissario Liquidatore. Essendo stata rilevata la inattività degli organi istituzionali già alla data del primo luglio dello stesso anno, successivamente a tale data alcuna altra attività rientrante negli scopi istituzionali del Consorzio è stata più svolta, conseguentemente, era venuto meno anche per i singoli Comuni consorziati l'obbligo del versamento del contributo annuale.
Ciò nonostante, il Consorzio ha promosso l'azione giudiziaria perché con deliberazione della Giunta Regionale della Puglia n. 312 dell'8 giugno 1992, era stato posto in liquidazione; inoltre, con deliberazione del Commissario liquidatore in carica n. 1/2012 del 23 febbraio 2012, era stata approvata la situazione finanziaria del Consorzio stesso alla data del 31 dicembre 2011, che accertava un disavanzo complessivo pari a 1.005.663,59 euro, e, al contempo disponeva la sua ripartizione tra gli Enti consorziati (tra i quali il Comune di Fasano), in applicazione delle regole statutarie. Tale disavanzo finanziario, secondo gli organi amministrativi del Consorzio, è stato determinato dal mancato pagamento, nel corso degli anni, dei contributi da parte di alcuni Comuni consorziati (tra cui Fasano), che ha comportato la dichiarazione di “dissesto” dell'Ente consortile.
Il Comune di Fasano, affidando le proprie difese al capo dell'Avvocatura comunale, Avv. Ottavio Carparelli, ha proposto subito opposizione al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Taranto, evidenziando, tra l'altro, che, oltre alla infondatezza della richiesta di pagamento, il Tribunale territorialmente competente a decidere la causa è quello di Brindisi. Con sentenza del 24 febbraio 2015, il Tribunale di Taranto ha ritenuto, in via definitiva, valida l'eccezione di incompetenza territoriale fatta valere dal Comune di Fasano, dichiarando competente il Tribunale di Brindisi. In concreto, è stato revocato il decreto ingiuntivo, sicchè allo stato attuale il Comune di Fasano nulla deve al Consorzio. Per il momento, dunque, il “pericolo” per il Comune di Fasano di sborsare la rilevante somma di circa 150.000 euro (capitale ed interessi) ad un Consorzio che, ormai da tempo, è in liquidazione, è definitivamente scongiurato. Si vedrà cosa deciderà il Tribunale di Brindisi, nel caso in cui il Consorzio dovesse decidere di proseguire l'azione giudiziaria, erroneamente intrapresa innanzi al Tribunale di Taranto, ex Sezione Staccata di Martina Franca.
di Redazione
25/02/2015 alle 09:49:30
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