STAGE ESTERO
L'associazione Maieutica di Fasano in Bulgaria per il suo primo meeting internazionale
Il sodalizio, composto da psicologi, psicoterapeuti e pedagogisti, ha partecipato, a Pleven, al progetto Erasmus Plus
FASANO - Si è svolto a Pleven, in Bulgaria, dal 12 al 17 febbraio, il secondo meeting del progetto Erasmus Plus di cui fa parte l'Associazione Maieutica di Fasano, sodalizio composto da psicologi, psicoterapeuti e pedagogisti. Il progetto dal titolo “Empathy”, ha come scopo quello di promuovere l'empatia, la tolleranza, il rispetto degli insegnanti e degli studenti verso tutte quelle situazioni di svantaggio socio economico o di disabilità. La partecipazione dell'associazione Maieutica è fondamentale in quanto il contributo che questa dà al progetto è quello di guidare e condurre tutte le attività riguardo l'empatia. Gli altri partner del progetto vedono la partecipazione di scuole superiori in Turchia, Polonia e Bulgaria.
Il meeting che si è svolto in Bulgaria, a cui hanno partecipato la Presidente dell'Associazione, dott.ssa Dora Decarolis, con Maria Dibello, Leo Rosato e Gianfranco Masi, ha avuto lo scopo di familiarizzare con la realtà degli studenti disabili. Si sono svolti incontri con i responsabili delle associazioni di disabili di Pleven, nonché con i rappresentanti degli enti locali, che si occupano della gestione di questa realtà. Dopo la discussione, tutti i partner hanno avuto il piacere di assistere ad una rappresentazione teatrale con attori molto speciali: chi con difficoltà a parlare, chi con difficoltà deambulatorie sulla sedia a rotelle, chi con altre differenti abilità. Il primo giorno di soggiorno è stato vissuto all'insegna della celebrazione a San Trifone. La festa viene chiamata Trifon Zarezan, in onore del santo patrono dei vigneti. La scuola, un istituto professionale agrario, era decorata a festa. Per l'occasione erano state invitate personalità dalle Università vicine e rappresentanti degli enti locali.
Dopo il saluto della dirigente scolastica, la celebrazione si è aperta con danze folcloristiche popolari, con musica dal vivo, e con ballerini in abiti tradizionali. Il momento successivo nasce da una lunga tradizione: nel passato i viticoltori iniziavano a sfoltire le viti e versavano il vino sulle radici sperando in un'abbondante vendemmia. Le donne rimaste a casa preparavano il pane per sfamare gli uomini dopo il lavoro. Perpetuando questa tradizione, tutti i partecipanti alla celebrazione si sono recati nella vigna accanto alla scuola e hanno assistito al rito del taglio della vite. Ragazze in abiti tradizionali hanno poi distribuito il pane, rigorosamente spezzato con le dita e non tagliato. A tutte le donne è stato poi donato un cerchio fatto dai rami tagliati della vite. Il cerchio è il simbolo della vita che rinasce dopo la morte, ed è donato alle donne in segno di fecondità e augurio di nuova vita.
Altri momenti importanti durante il meeting sono stati quelli al Comune di Pleven, dove il Sindaco ha ospitato il gruppo e dato il suo benvenuto; la visita alla vecchia cantina di Pleven che vanta bottiglie di vino centenarie e la visita alla cantina della scuola partner. Gli studenti di questa scuola, infatti, imparano a vendemmiare e fare il vino, che poi vendono per autofinanziarsi. Durante il soggiorno tutti i partner si sono recati a Veliko Tarnovo, l'antica capitale della Bulgaria, prima di Sofia. Qui hanno avuto la possibilità di camminare per le stradine medievali della città e ammirare le splendide ceramiche tradizionali.
Pranzi e cene sono stati caratterizzati dalla degustazione del buon vino bulgaro, nonché dalla grappa tipica bulgara, la “rakija”. Balli popolari e danze folcloristiche hanno contraddistinto ogni momento conviviale. Il clima tra i partecipanti è stato amichevole e l'accoglienza da parte dei partner bulgari è stata calorosa. Non si è trattato soltanto di cooperazione o collaborazione ad un progetto, ma anche della creazione di nuovi rapporti di fiducia e amicizia con persone di altre nazioni e culture. Il prossimo incontro del progetto si svolgerà a Cracovia nel mese di aprile. Qui i partecipanti avranno la possibilità di conoscere la realtà dei partner polacchi: una scuola per studenti ipovedenti o non vedenti. Toccare con mano tale realtà costituirà un'esperienza unica.
di Redazione
15/03/2015 alle 01:22:08
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