INIZIATIVA ASSOCIAZIONISTICA
Secondo appuntamento a Fasano con il cineforum 'Exit Scholl' di AccordiAbili
Dopo il successo della prima proiezione 'La classe' ora tocca al film canadese 'Monsieur Lazhar' di Philippe Falardeau
FASANO - Il primo appuntamento del cineforum “Exit School”, organizzato dalla Associazione di Promozione Sociale “Accordiabili” di Fasano, con il sostegno della Bcc di Locorotondo, ha riscosso un notevole successo. Il film visionato, “La classe”, del francese Laurent Cantet, ha suscitato una serie di riflessioni ad alta voce nel dibattito che ne è seguito e nel quale i presenti si sono sentiti particolarmente coinvolti, anche perché molti di loro erano insegnanti che quotidianamente affrontano le problematiche proposte dal film. Domani (domenica 22 novembre), alle ore 18, sempre nella sede dell'Associazione in via Santa Margherita di Fasano, si potrà assistere alla proiezione della pellicola canadese “Monsieur Lazhar” di Philippe Falardeau. Ingresso gratuito e riservato ai soci. Chi non fosse tesserato potrà farlo prima del buio in sala.
Il film, versione cinematografica di una piece teatrale, narra la storia di un insegnante algerino, Bachir Lazhar, che si presenta e si propone come supplente di un'insegnante suicidatasi proprio in un'aula scolastica. Il cadavere, penzoloni dal soffitto, viene scoperto da un alunno e da lì si dipana la vicenda di una classe di bambini che dovranno elaborare il lutto, ma anche il trauma di un dramma simile. Lazhar, con la sua semplicità e con la sua capacità di sintonizzarsi con le emozioni profonde dei bambini, cosa che non riesce affatto alla psicologa incaricata dalla scuola e nemmeno agli altri insegnanti. Il maestro algerino costruisce insieme ai suoi alunni un clima emotivo caldo, intimo, ovattato e protettivo, nonché contenitivo delle angosce relative alla morte che assalgono i piccoli, ma anche gli adulti della scuola. Bachir aiuta a portare avanti l'elaborazione del lutto che quando si è irrigiditi nelle convezioni tipiche dell'età adulta è molto più difficile da raggiungere a differenza di quanto sappiano fare i bambini.
Un film che scorre in maniera piana e senza sussulti (gli unici sussulti sono quelli che l'animo di ogni spettatore avvertirà, sollecitato dall'emozione e dalla commozione). Una recitazione impeccabile e teatrale. Un plot narrativo che riserva anche un finale a sorpresa. “Monsieur Lazhar” è una storia, se si vuole anche leggera. Un apologo, quasi fiabesco, sulla morte e sulla vita che va oltre la morte stessa pur andandole incontro. Un film che induce a riflettere, e gli spettatori potranno farlo ad alta voce, al termine della proiezione, insieme allo psicologo psicoterapeuta Bruno Marchi che non solo condurrà il dibattito, ma introdurrà la visione del film fornendo alcune chiavi di lettura dello stesso.
di Redazione
21/11/2015 alle 00:06:02
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