TAGLI A IOSA
Ore contate per il Tribunale di Fasano
La sezione distaccata fasanese non ha nessuna speranza di salvarsi se il Governo farà passare il drastico provvedimento che ha in mente
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Il Tribunale di Fasano
FASANO - Un'altra campana che suona a morto. Dopo l'ospedale (fortemente ridimensionato dal piano di riordino sanitario) ecco che anche il tribunale di Fasano potrebbe cadere sotto la scure governativa dei tagli. Nell'ormai famosa “spending rewiew” sono finite tutte le 220 sezioni distaccate dei tribunali italiani e di conseguenza anche la sede di Fasano potrebbe essere definitivamente chiusa. Se ne parlava da tempo e c'era stato anche un timido tentativo da parte degli avvocati fasanesi (e cistranesi dato che anche Cisternino dipendeva da Fasano) di salvare il salvabile ma tutto sembra stato inutile. Il provvedimento presentato dal Governo è drastico.
«Anche per il tribunale sembra essere stata la cronaca di una morte annunciata – è il primo commento del sindaco Lello Di Bari alla notizia del provvedimento governativo -. Con il sindaco di Cisternino Donato Baccaro ci eravamo impegnati affinché restasse aperto almeno l'ufficio del Giudice di Pace. Ci eravamo ripromessi di fornire il personale (oltre alla pulizia dei locali e alle spese di cancelleria, ndr) affinché l'ufficio restasse in piedi, un organo molto importante per via delle tante controversie che nascono sul nostro territorio. La nostra buona volontà non è servita a granché visto che il Ministero di Grazia e Giustizia, nel suo piano di riordino, ha decretato la morte di tutte le sedi decentrate utilizzando la politica drastica di abbattimento dei costi che condanna ormai tutte le amministrazioni».
E' amareggiato il sindaco Di Bari per questo epilogo. «Non potrebbe essere altrimenti – continua il primo cittadino fasanese – perché a pagare questa situazione sarà ancora una volta il cittadino che dovrà recarsi a Brindisi per qualsiasi cosa di natura giuridica. Se ci saranno spazi per lottare con manifestazioni congiunte io sarò comunque in prima fila. Non sono molto ottimista in questo caso anche perché la politica dei tagli è quella più diffusa ormai». Oltre tutto i locali dove è attualmente posto il tribunale fasanese sono di proprietà comunale che si accolla le spese di pulizia ed energia elettrica. Con la soppressione dell'ente giudiziario l'immobile tornerà a pieno regime in dotazione all'Amministrazione comunale che ne potrà fare quello che vuole. Ma, così come ha sottolineato lo stesso sindaco Di Bari, a pagare il taglio del Tribunale e quello anch'esso probabile dell'ufficio del Giudice di Pace saranno in primo luogo i cittadini fasanesi che dovranno recarsi necessariamente nel capoluogo di provincia.
di Alfonso Spagnulo
04/07/2012 alle 06:37:04
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