FASANO – Non è solo Fasano a pagare dazio per quanto concerne il servizio di igiene urbana. Come si ricorderà, nei giorni scorsi, i dipendenti fasanesi della Tradeco avevano messo in atto l'ennesima protesta non raccogliendo i rifiuti in quanto la società altamurana non aveva ancora provveduto a versare la tredicesima. In passato, poi, più volte gli stipendi erano stati pagati in ritardo. Non solo. Finalmente qualcosa si muove anche a livello comunale nel senso che il dirigente al settore ecologia, Fernando Virgilio, nei giorni scorsi, ha notificato all'azienda altamurana sanzioni per 850mila euro per inadempienze contrattuali. Il primo passo verso un procedimento che porterà allo scioglimento del contratto? E' difficile dirlo ma in altri Comuni, per molto meno, l'atteggiamento degli amministratori è stato decisamente diverso.
Ultimo caso, ad esempio, a Montesilvano, comune di oltre 50mila abitanti in provincia di Pescara, dove il sindaco Francesco Maragno ha infatti avviato il procedimento che potrebbe portare alla risoluzione del contratto con la Tradeco. Gli uffici tecnici hanno sanzionato più volte la ditta che si occupa della gestione dei rifiuti in città ma, nonostante i ripetuti richiami, nulla è cambiato. Dicevamo delle differenze. Se Fasano contesta sanzioni alla Tradeco per oltre 800mila euro a Montesilvano stanno rompendo il contratto per inadempienze ammontanti a 90mila euro: 19mila euro riguardano il ritardo nel collocamento sul territorio di cestoni multiscomparto e quelli nei pagamenti degli stipendi ai dipendenti della ditta; 10mila euro per i ritardi nella fornitura delle utenze commerciali dei materiali per la raccolta porta a porta; 5mila euro per aver eseguito il servizio raccolta in maniera ridotta; 10mila euro per il mancato adempimento di un’ordinanza sindacale relativa alla rimozione dei rifiuti nella zona retrostante l’area cimiteriale; infine 40mila euro riguardano le inadempienze su cui si concentra in particolar modo la comunicazione di avvio del procedimento e riguardano in particolare la incompleta effettuazione della campagna di informazione e comunicazione, prevista nel contratto, che ha prodotto un mancato incremento della raccolta differenziata.
“A queste – ha sottolineato il primo cittadino di Montesilvano – si aggiungono le inadempienze rispetto al contratto di lavoro con riferimento ai ripetuti ritardi di pagamento degli stipendi ai dipendenti, con conseguente annuncio di stati di agitazione da parte delle sigle sindacali. Ultima in ordine di tempo una comunicazione da parte dei sindacati relativa alla mancata erogazione della tredicesima”. Insomma, paese che vai Tradeco che trovi ma con le stesse modalità di servizio. Nella cittadina abruzzese non ci hanno pensato due volte a far partire l'iter di scioglimento del contratto. E dati gli ultimi eventi, probabilmente, anche da noi ci stanno ormai facendo un pensierino.
