INCONTRO PROGRAMMATO
Il Comitato 'Ospedale Salute e Ambiente Fasano' a confronto con i candidati sindaci
Il gruppo di mamme promotrici dell'iniziativa, dopo Fabiano Amati, hanno voluto ascoltare gli aspiranti alla poltrona di primo cittadino
FASANO - Continua la serie di incontri organizzati dal comitato spontaneo "Ospedale Salute e Ambiente Fasano" sorto per salvaguardare il reparto di pediatria e quel che resta dell'ospedale di Fasano. Dopo il consigliere regionale Fabiano Amati ieri sera (martedì 26 aprile) i promotori dell'iniziativa hanno convocato, per un faccia a faccia, i cinque candidati sindaci alle prossime elezioni comunali ovvero Antonio Clarizio, Lello Di Bari, Giacomo Rosato, Raffaele Trisciuzzi e Francesco Zaccaria. L'incontro si è tenuto nella sala riunioni del Centro Ortofrutticolo Mediterraneo e ha visto la presenza, oltre che dei membri del direttivo del comitato stesso e di altre mamme, anche di numerosi candidati al consiglio comunale dei vari schieramenti.
E' stato il pediatra Franco Mastro a introdurre la serata informando proprio i cinque candidati alla carica di sindaco del perché è nato il comitato e di come ben 6150 persone, ad oggi, hanno apposto la loro firma alla petizione organizzata dal battagliero gruppo di mamme. Ma proprio Mastro ha tenuto a precisare alcune cose. "Qualcuno sta parlando di strumentalizzazione riguardo alla mia presenza - ha detto Mastro -. Vorrei sgombrare il campo da qualsiasi dubbio perché è facile, con le insinuazioni, cercare di rompere il giocattolo che è appena nato. Io sono scafato su queste cose e ci ho messo sempre la faccia ma sono stanco di sentirmi sempre accusato. Chi mi conosce sa cosa ho fatto nella professione e nella politica. In quest'ultima ho commesso tanti errori che ho pagato, spesso con la mia famiglia, senza andare a piangere da nessuno. Ma, ripeto, col coraggio di averci sempre messo la faccia. Mi si accusa di situazioni come se io non avessi il diritto di fare altre cose. Ognuno di noi è libero di fare nella propria vita privata quello che vuole. L'essenziale è che non si strumentalizzi il comitato che è composto da persone con un proprio cervello e proprie idee in fatto di politica. E' stato costituito affinché avesse una voce. Oggi vuole sapere dai candidati sindaci quale è il loro impegno verso l'ospedale di Fasano? Quali le loro volontà pur sapendo che il futuro dell'Umberto I non dipenderà certo da loro".
A seguire i saluti del presidente del comitato Vittoria Cofano e la lettura, da parte di Mariarita Prete, membro del direttivo, di un documento stilato giorni fa a seguito dell'incontro con Amati in cui si sottolinea fermamente che non ci sono altri scopi diversi dalla tutela della salute soprattutto dei bambini. Poi la parola è stata passata ai cinque candidati sindaci i cui interventi vi riportiamo di seguito.
Lello Di Bari: "Non credo che non possa esserci da parte di nessuno dei candidati sindaci una maniera di vedere la questione che non vada nella direzione indicata dal comitato. L'ospedale di Fasano è stato, ai suoi tempi, un gioiello. Oggi la pediatria ad essere un fiore all'occhiello, in passato lo erano stati la chirurgia, l'ortopedia, la medicina. Insomma era una grande struttura. Noi come chirurghi effettuavamo migliaia di interventi ma all'epoca si poteva fare. Ora non più. Le cose sono cambiate. Allora non avevamo problemi di personale, non avevamo problemi di forniture. Nonostante questo contesto chi dice che il nostro ospedale è ormai chiuso. Ci sono reparti più che efficenti e si tengono migliaia di interventi di ogni tipo nella struttura. Offriamo servizi di tutto rispetto che vanno salvaguardati. Ci siamo battuti nel 2007 per avere un ospedale unico che servisse Fasano, Ostuni e Cisternino e doveva nascere a Speziale ma per la testardaggine del sindaco ostunese Tanzarella non lo si è potuto realizzare. Perciò optammo, insieme al sindaco di Monopoli Romani e a Fabiano Amati, per un nuovo ospedale che nascesse tra i due Comuni. Un polo d'eccellenza che salvasse vite. Finché non arriverà il nuovo ospedale dobbiamo puntare i piedi e tenerci stretto e caro quello che abbiamo. Di conseguenza, a prescindere dal ruolo che coprirò, difenderò il nostro ospedale fino all'apertura della nuova struttura".
Giacomo Rosato: "Noi come consiglieri comunali uscenti cosa abbiamo fatto nella scorsa consigliatura per tenere alta l'attenzione sul tema ospedale dato che le determinazioni sono di carattere regionale? Istituimmo una commissione sanità con la quale ci riunivamo con cadenza quindicinnale. Ci riunivamo in Comune ma ci siamo recati più volte presso la sede della direzione dell'Asl per far presente proprio le preoccupazioni di cui stiamo discutendo questa sera già presenti in città da anni. Devo dire che il nostro lavoro è stato proficuo. Più volte abbiamo incontrato il direttore generale e fatto rallentare qualche decisioni che penalizzavano Fasano. Io sono un genitore e ho firmato la petizione quando mi è stata sottoposta. Senza pensare alle politica. Ora cosa possiamo fare? Continuare a tenere alta l'attenzione riproponendo la commissione comunale sulla sanità allo scopo precipuo di tallonare chi si occupa dell'argomento, riproporremo ordini del giorno che sottolineino che fino a quando non nascerà il nuovo ospedale il vecchio non deve essere toccato né depotenziato. L'impegno mio personale e della coalizione che rappresento è quello di avere la massima attenzione per le problematiche dell'ospedale".
Antonio Clarizio: "Ho appreso nel dicembre scorso, dai giornali, della possibile chiusura dell'Umberto I di Fasano. Da cittadino mi sono sentito coinvolto e preoccupato. Bisognava difendere il diritto alla salute e perciò a febbraio mi sono attivato, dato che abbiamo un gruppo nel governo regionale, di sapere di preciso cosa prefigurasse il piano di riordino ospedaliero per Fasano. Mi sono recato dal presidente Emiliano prospettandogli le aspettative di Fasano e lamentandomi del fatto che la provincia di Brindisi fosse la più penalizzata dal piano di riordino. Dopo il mio intervento Emiliano ha assicurato che l'ospedale di Fasano non chiuderà ma sarà riconvertito piano piano. Alla luce di tutto quello che sta accadendo, comunque, propongo al comitato l'apertura di un tavolo di concertazione permanente, con tutte le rappresentanze istituzionali, perché il diritto alla salute non ha colori politici. Darò supporto al comitato a 360° e vi assicuro vigilanza sulla questione nelle sue prossime fasi. L'ospedale deve restare così sino al nuovo ospedale".
Raffaele Trisciuzzi: "Il diritto alla salute non dovrebbe conoscere contrapposizioni politiche ma, fatto sta, andando a memoria nel passato, ci rendiamo conto che così non è stato. Personalmente ero in piazza una decina di anni fa per contestare il piano di riordino predisposto da Fitto e c'era anche Fabiano Amati che raccoglieva firme contro lo stesso piano. Già mi chiedevo, però, il perché i moduli avessero su il simbolo della Margherita e il diritto alla salute diventasse battaglia di una fazione politica. Ciò che oggi è in ballo è il diritto all'ospedale che da sempre è un mercimonio politico perché si sa che il dolore della gente viene spesso strumentalizzata. Ma il sistema , perché migliori, deva cambiare radicalmente. Ad oggi ci interroghiamo del perché si investono 130 milioni di euro per un ospedale nuovo invece di utilizzare gli stessi soldi per sistemare gli esistenti? E perché Fasano viene penalizzata mentre Francavilla mantiene tutto? La ragione è presto detta. Se Francavilla mantiene la sua posizione è perché ha avuto una classe politica dal peso maggiore rispetto a quella fasanese. Se voglismo un reale miglioramento della qualità di vita dobbiamo iniziare a rifiutare le dinamiche che fino ad oggi hanno mosso le scelte politiche e sanitarie. Quello che posso dirvi è che l'ospedale e il diritto alla salute continua ad essere ostaggio della politica. Allora ci si deve rendere conto che la salute non è oggetto di mercimonio e che bisogna parlare e non solo in periodo elettorale. La battaglia deve essere proseguita sempre e slegata dai discorsi politici. Fosse per noi non costruiremmo un nuovo ospedale e i soldi li utilizzeremmo in modo diverso. Ormai non ci fidiamo più dei politici perché promettono tanto e mantengono poco. Quello che posso promettervi è di protestare e vedere esaudito un desiderio negato alla cittadinanza fasanese che è quello dell'ospedale ma occorre che i cittadini ci portino al governo comunale. In passato non è mai avvenuto che un politico protestasse, anche con azioni clamorose, per evitare la chiusura dell'ospedale ma è una cosa che faremo noi del Movimento 5 Stelle se saremo eletti. Ve lo garantisco".
Francesco Zaccaria: "La politica non deve inquinare la battaglia del comitato. Mi sono ripromesso di parlare, in campagna elettorale, con molto pudore di salute e lavoro proprio perché negli ultimi anni la politica ha dato cattiva prova di se promettendo più di quanto si sia riusciti a mantenere. E questo voglio evitarlo. In passato ogni Comune aveva ospedali e uffici pubblici ma questo favoriva il clientelismo. Ora le nuove generazioni vivono una naturale regressione della capillarità dei servizi grazie ai sistemi informatici. Oggi la Regione Puglia sta affrontando un piano di riordino e lo fa non soltanto dal suo punto di vista perché le regioni debbono rifarsi a leggi nazionali e direttive europee. Dobbiamo fare i conti con questo. Cosa ci prospetta il futuro. Fasano, rispetto ad altre realtà pugliesi che vivono questo stesso disagio, è una città fortunata perché in questi anni, grazie alla lungimiranza di chi ha avuto ruoli di governo regionale, ha avuto la possibilità di pianificare una via d'uscita. La crisi dei servizi ospedalieri che l'intera regione sta vivendo ha, per i fasanesi, una risposta a soli quattro chilometri dal centro e si chiama nuovo ospedale. Questo deve rassicurarci. Certamente io sarò al fianco del comitato per seguire la riconversione dell'Umberto I in Pta e seguire la progressività della chiusura. Ma dico anche al comitato, per evitare strumentalizzazioni, di continuare a vivere anche dopo le elezioni e che possa seguire insieme ai rappresentanti delle istituzioni comunali l'iter che sta portando alla costruzione del nuovo ospedale e per seguire che alle parole seguano i fatti".
di Alfonso Spagnulo
27/04/2016 alle 03:33:06
Galleria di immagini: Il Comitato 'Ospedale Salute e Ambiente Fasano' a confronto con i candidati sindaci
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