BOOM PRESENZE
Turismo a Fasano: un modello da esportare
Comuni limitrofi vorrebbero rilanciarsi perseguendo la politica turistica fatta negli ultimi anni dalle nostre parti: parlano Di Bari e Zaccaria
FASANO - Era il 1996 quando a Fasano nasceva Masseria San Domenico. Era la prima di una lunga serie di strutture che ha permesso a Fasano, nel corso degli anni, di diventare una delle mete più ambite del turismo nazionale e internazionale. La lungimiranza di Sergio Melpignano proprio nel settore turistico, supportata anche da una stretta collaborazione con le amministrazioni susseguitesi, ha permesso al territorio fasanese il cosiddetto salto di qualità tanto che ora il modello “Fasano” è seguito anche in altri Comuni del circondario. Nei giorni scorsi il sindaco di Ostuni Gianfranco Coppola, parlando di modelli turistici da seguire, citava in un'intervista proprio Savelletri. La nascita, nel 2003, del campo da golf a Savelletri e l'inaugurazione di Borgo Egnazia tra il 2010 e il 2011 sono altre tappe fondamentali di un cammino che ha visto non solo la famiglia Melpignano ma anche le famiglie Muolo e Amati, solo per citarne altre, fare dell'imprenditoria turistica un “modus vivendi”. Fasano è tra le prime cinque località pugliesi in fatto di arrivi e presenze ed è un brand in continua crescita.
Ma a proposito di amministrazioni comunali uno dei protagonisti dello sviluppo turistico è stato l'ex sindaco Lello Di Bari. «Fasano ha avuto la fortuna di avere un imprenditore come Sergio Melpignano da una parte e Lello Di Bari dall'altra – dice l'ex primo cittadino -. Se Melpignano avesse deciso, come poi ha fatto, di investire e invece di trovare terreno fertile avesse incontrato rifiuti l'attuale miracolo economico per la città derivante dal turismo non ci sarebbe stato. Ci aveva provato ancor prima Uccio Dell'Aglio con il “Boccone del Cardinale” ma sappiamo come andò. Ribadisco che la fortuna di questo territorio è stata quella di trovare imprenditori che hanno investito trovando amministratori pronti a recepire le varie richieste». Con la nascita dei resort anche frazioni come Savelletri cambiarono volto con lavori di arredo urbano. L'unico rammarico di Di Bari è quello di non essere riuscito a realizzare un porto turistico proprio a Savelletri. «Abbiamo avuto proposte di diversi progetti – continua l'ex sindaco – ma alla fine, per vari motivi, non si è riusciti a portarli a termine».
L'ultima opera firmata Di Bari, con finanziamenti comunitari, è stata quella di trasformare il volto di Torre Canne, altra frazione marinara che si vuole portare ai livelli di Savelletri ma che paga ancora oggi la cementificazione selvaggia risalente agli anni '70. Nonostante questo con nuove piazze e la zona faro completamente messa a nuovo si punta in alto. Ma Fasano è anche la Selva. Negli anni '70 la frazione collinare era il centro del turismo regionale ma col trascorrere degli anni è andata via via morendo. Ma ora si punta a rilanciarla come spiega il neo sindaco di Fasano Francesco Zaccaria. «Il turismo alla Selva può essere rilanciato attraverso una pianificazione pluriennale che contempli una pluralità di azioni che puntino ad assecondare l'inclinazione naturale della selva quale Stazione Climatica e "centro benessere" – dice Zaccaria -. Per questo sarà importante puntare al recupero e alla riqualificazione della viabilità, della rete percorsi-natura ciclo-pedonali costituita da strade e viali sentieri e tratturi». E lo stesso primo cittadino non dimentica la Casina Municipale. «La valorizzazione e la riqualificazione della Casina Municipale e degli spazi adiacenti saranno fondamentali per creare un luogo di attrazione che punti alla destagionalizzazione delle presenze turistiche – va avanti il primo cittadino fasanese -. Per far si che questo accada siamo in attesa di accatastare le aree di proprietà delle aziende di promozione turistica ora passate ai comuni e procedere quindi con l'agibilità del Palazzo dei Congressi. Successivamente procederemo ad organizzare un avviso pubblico per affidare l'intero complesso».
Ma la visione turistica del nuovo sindaco non si ferma solo alla collina e promette interventi anche su altre zone come, ad esempio, Savelletri. «A Savelletri abbiamo la fortuna di avere strutture invidiate a livello mondiale – conclude Zaccaria -. Per questo la sfida di creare servizi adeguati è ancor più difficile e affascinante. Sarà fondamentale decongestionare il centro dalle auto e procedere all'incremento delle aree pedonali. Per fare questo è necessario creare parcheggi che possano essere utilizzati dai tanti turisti e dai cittadini fasanesi che ogni giorno arrivano a Savelletri. A questo bisognerà aggiungere adeguati collegamenti con il resto del nostro territorio e con le altre città turistiche. Su tutto è necessario garantire pulizia e decoro che oggi faticano a raggiungere standard minimi accettabili».
di Redazione
05/07/2016 alle 05:36:55
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