GRAVE EMERGENZA
Chiusa anche la Tersan di Modugno: altra grave emergenza rifiuti per Fasano
Nell'impianto barese venivano portate 500 tonnellate di umido raccolte nella nostra città: si cercano altri impianti con conseguente aumento dei costi
FASANO - Dopo l'indifferenziato ecco arrivare l'ennesima emergenza rifiuti per Fasano. Infatti ora si cerca un nuovo impianto dove poter scaricare la frazione umida raccolta nella nostra città dopo che l'impianto di compostaggio Tersan di Modugno (Bari) non potrà trattare per un mese l'organico di numerosi comuni pugliesi tra cui appunto Fasano. La chiusura dell'impianto è stata stabilita dalla Regione Puglia dopo che l'Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, ha evidenziato da parte di Tersan il superamento dei limiti delle emissioni odorigene previsti da una legge regionale. Il provvedimento, che avrà effetto da lunedì prossimo (25 luglio), obbliga inoltre la Tersan a mettere in atto tutte le azioni necessarie a rispettare i limiti delle emissioni.
Ma lo stop creerà ennesimi problemi al Comune di Fasano che già era stato costretto a dirottare i rifiuti indifferenziati in Emilia Romagna. Alla Tersan venivano scaricate, infatti, 500 tonnellate mensili di organico (in media Fasano ne produce 700 tonnellate mensili, col resto che veniva dirottato all'Ecodaunia di Cerignola). Ora, da lunedì prossimo, bisognerà cercare una nuova discarica. L'ipotesi più plausibile sarebbe quella di portare tutto a Cerignola ma l'impianto dauno pare non possa contenere simili quantitativi di rifiuti. Ecco quindi che si stanno cercando altri impianti disponibili in Regione ma anche fuori dato che gli altri quattro impianti che in Puglia trattano l'organico hanno già evidenziato le loro difficoltà a trattare altri rifiuti pugliesi.
Trasportare anche l'organico fuori regione vorrebbe significare ulteriore aumento dei costi che aggiunti a quelli dell'indifferenziato porteranno le cifre di smaltimento e trasporto alle stelle. Una brutta grana per il neo sindaco Francesco Zaccaria che con il comandante della Polizia municipale nonché dirigente all'ecologia Fernando Virgilio stanno vagliando la situazione in attesa anche dell'incontro che i sindaci del Brindisino terranno oggi col presidente della Regione Michele Emiliano proprio sull'emergenza rifiuti.
Se la Regione non verrà incontro alle esigenze dei Comuni sarà inevitabile da parte di tutti i sindaci, e di conseguenza anche del sindaco fasanese, un ritocco della Tari dato che la legge impone che tutti i costi per il ciclo rifiuti di una città debbano giungere proprio da questa tassa. Oltre tutto sembra che ormai i dati della raccolta diffferenziata a Fasano siano in forte calo a dimostrazione di come i cittadini stiano vivendo male questa situazione. E considerando che sta aumentando l'indifferenziato e che questo viene trasportato in emilia Romagna non ci vuole alcuna scienza per capire che i fasanesi potrebbero davvero vedersi aumentata la tassa sui rifiuti.
di Redazione
22/07/2016 alle 06:13:36
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