STORIA INFINITA
Eredità Colucci a Savelletri: l'avvocato Nardelli scrive al sindaco Zaccaria
La storia di due villini donati da un benefattore al Comune di Fasano ma lasciati ormai in balia del degrado e dei vandali

FASANO - Si torna a parlare dei due villini di Savelletri che un benefattore, Michele Colucci, ha donato anni fa al Comune di Fasano per farne una residenza estiva per anziani. Le strutture sono in possesso del'ente comunale sin dal 2010 dal momento in cui fu approvata una delibera di Giunta comunale con la quale si accettava la donazione, fatta dal Colucci, per destinarle a “convalescenziario per poveri anziani fasanesi”. Il Comune accettò il lascito e contemporaneamente ne affidò la gestione al “Canonico Rossini” previa sistemazione e adeguamento dei due immobili. Ma, per mancanza di fondi, nulla fu fatto. L'avvocato Sante Nardelli, noninato esecutore testamentario dal Colucci, in una lettera inviata al sindaco Lello Di Bari, nel 2012, chiese di fornirgli notizie e assicurazioni circa la perdurante volontà del Comune di adempiere agli oneri testamentari a cui era ed è subordinato il lascito Colucci. “In difetto – si leggeva nella nota dell'avv. Nardelli – dovrò, mio malgrado, intraprendere le iniziative più opportune inerenti al mio Ufficio, anche per non incorrere in responsabilità di qualsiasi natura”.
Sempre nel 2012 ecco arrivare al Comune di Fasano una diffida da parte dei legali all'erede unica del Colucci affinché i villini fossero restituiti non avendo, le varie amministrazioni comunali, ottemperato alle volontà dello stesso Colucci. Ora, come detto, a distanza di altri 4 anni, l'avvocato Sante Nardelli prova nuovamente a sollecitare l'Amministrazione comunale ad adempiere agli oneri testamentari. Nei giorni scorsi, esattamente l'8 novembre, ha inviato una missiva al sindaco Francesco Zaccaria.
"Le scrivo in qualità di esecutore testamentario del defunto concittadino benemerito Michele Colucci che - scrive l'avvocato Nardelli -, con testamento ricevuto da Notaio avv. Michelina Pezzolla il 23 luglio 1991, pubblicato dopo la sua morte, avvenuta il 18 novembre 1992, atribuì al Comune di Fasano la nuda proprietà di due villini contigui e delimitati da strade pubbliche nel centro di Savelletri, riservandone l'usufrutto vitalizio alla moglie ed alla sua assistente". Dopo di che il legale fasanese elenca le deliberazioni che hanno portato all'acquisto al patrimonio comunale nel 1995 e al possesso, dopo l'estinzione dell'usufrutto, nel 2010.
"Come potrà rilevare dalla lettura degli atti - scrive ancora Nardelli al sindaco Zaccaria - il lascito era espressamente subordinato all'adempimento di alcuni oneri, accettati dalComune. Il compendio immobiliare deve essere destinato a struttura socio-assistenziale ('convalescenzario) per anziani fasanesi bisognosi, con divieto di ogni diversa utilizzazione. Inoltre l'accettazione dei beni era condizionata all'apposizione di una targa all'ingresso con la scritta 'dono dei germani Michele e Maria Colucci' e alla celebrazione di una messa in suffragio di Clementina, Maria e Michele Colucci ad ogni anniversario della morte. Detti oneri, a distanza ormai di oltre sei anni, non sono stati adempiuti. La struttura versa in stato di totale abbandono, e nel tempo è stata spogliata di ogni suppellettile a seguito delle ripetute effrazioni subite e degli atti di vandalismo che ne hanno determinato il degrado. Quale esecutore testamentario sono tenuto, a mente dell'art. 703 del Codice civile, a 'curare che siano esattamente eseguite le disposizioni di ultima volontà del defunto'. Senonché, non disponendo di risorse, né di poteri di alcun genere, l'unica iniziativa che posso intraprendere è la sollecitazione all'Ente proprietario, e dunque alla S.V., quale suo legale rappresentante pro tempore. Occorre por mano a lavori urgenti e indifferibili per mettere in sicurezza l'immobile, prima ancora che per adattarlo alla sua destinazione. Non vi sono eredi che possano vantare diritti in caso di perdurante inadempimento dell'onere testamentario, e quindi in caso di rinuncia da parte del Comune, da formalizzare nei modi di legge, i due villini sarebbero acquisiti al patrimonio dello Stato. Non voglio nemmeno prendere in considerazione l'ipotesi estrema di agire in giudizio per l'esecuzione in forma specifica dell'onere. Sento il dovere, però, di invitarla a prendere a cuore questa vicenda e a dare seguito alla volontà del benefattore, nelle forme e nei modi che la sua amministrazione riterrà più opportuni, e di farlo però nei tempi più brevi. In tal modo si eviterà di dissipare un bene patrimoniale di rilevante pregio e valore, e lo si metterà a disposizione della collettività per fini di pubblico interesse".
di Redazione
12/11/2016 alle 05:32:04
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