NESSUNA NOVITà
Nessuno sconto sulla Tari: anche per il 2017 le tariffe restano le stesse
Il consiglio comunale ha approvato il piano finanziario della gestione rifiuti presentato dalla Tradeco tra le polemiche
FASANO - Nessuno sconto. I fasanesi dovranno pagare le stesse tariffe Tari dello scorso anno, quelle, per intenderci, aumentate del 40% circa da una delibera dell'allora commissario prefettizio Pasqua Erminia Cicoria per coprire l'intero servizio di igiene urbana. Lo ha deciso il consiglio comunale tenutosi ieri pomeriggio approvando il piano finanziario della gestione rifiuti presentato dalla Tradeco. L'ammontare del contributo Tari sarà pari a 9.175.030,07 euro, centesimo più o centesimo meno come lo scorso anno. In consiglio, come previsto, la discussione è stata accesa. E ancor prima che cominciasse l'assise alcuni cittadini avevano protestato davanti a Palazzo di Città proprio riguardo il mancato taglio della Tari. Sono stati esposti striscioni che protestavano contro l'azione amministrativa. La protesta è stata poi sedata dall'intervento dei vigili urbani che hanno fatto rimuovere tutto in quanto la manifestazione non era autorizzata. Molti hanno voluto seguire anche dal pubblico i lavori dei consiglieri comunali.
Il consigliere Giacomo Rosato ha puntato il dito sulla maggioranza che in campagna elettorale aveva promesso la riduzione della quarta rata. "Il sottoscritto non ha promesso nulla in campagna elettorale sulla Tari perché sapevo di non poterlo fare - ha ribadito il capogruppo di Fasano Democratica -. Forse la mia sincerità ha fatto sì che perdessimo le elezioni". Ma il più agguerrito contro il piano è stato il pentastellato Raffaele Trisciuzzi che ha chiesto il ritiro del piano con l'ente comunale che si facesse carico di stilarne un altro più “veritiero” e più vicino ai cittadini. Un richiesta rimasta inascoltata con la maggioranza che ha fatto valere la legge dei numeri. La Tradeco, in questo piano, ha escluso anche alcuni servizi come spalamento neve, pulizia graffiti da pareti, disinfestazione e derattizzazione e fornitura di bagni chimici per eventi fino allo scorso anno previsti nell'appalto. La società altamurana non ha ritenuto necessario ridurre il costo complessivo del servizio a seguito delle inadempienze contrattuali contestate dal Comune, il quale ha trattenuto nell'ultimo anno oltre un milione di euro che però è stato accantonato in attesa della risoluzione del contenzioso ormai avviato tra ente comunale e Tradeco.
La decisione di non toccare le tariffe sicuramente susciterà polemiche in quanto anche l'attuale maggioranza aveva promesso ritocchi alla Tari che, almeno per il momento, non sono arrivati. Il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria, nel suo intervento, ha ribadito che anche se si riuscisse a mandar via la Tradeco e a sciogliere il contratto le tariffe Tari non subirebbero alcuna variazione per una serie di fattori a cominciare dall'impiantistica, vero grande problema della gestione del ciclo rifiuti. Il capo dell'avvocatura comunale, Ottavio Carparelli, intervenendo in assise ha spiegato come il Comune di Fasano abbia già per tre volte diffidato la Tradeco che a sua volta ha citato per ben tre volte in giudizio l'ente. Gli interventi dei dirigenti Fernando Virgilio e Marisa Ruggiero hanno ribadito come l'azione dell'Amministrazione sia orientata comunque a verbalizzare le inadempienze della Tradeco e che un eventuale rescissione potrà avvenire solo quando ci saranno i presupposti giuridici giusti che verranno probabilmente fuori dai contenziosi in atto.
di Redazione
30/01/2017 alle 22:08:28
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