NUOVO PPIT
Fabiano Amati: 'Il soccorso a Fasano ora è molto più potente'
Il consigliere regionale sottolinea come ora il punto di primo intervento dell'Umberto I sia stato notevolmente rinforzato
FASANO - "Da oggi il soccorso a Fasano è più potente". A dichiararlo, nella giornata di ieri (mercoledì 1° marzo) il presidente della commissione regionale bilancio Fabiano Amati. "Così dice la cronaca reale del primo giorno del Punto di Primo Intervento a Fasano. Nei giorni scorsi abbiamo letto di tutto. Ma come è andata? È vero che i cittadini sono rimasti senza assistenza? Andiamo a vedere. Fino a ieri il Pronto soccorso era composto, per ogni turno, da un medico e due infermieri. Da oggi, negli stessi locali, con le stesse modalità d'accesso e per ogni turno ci sono due medici (uno fisso e uno per ambulanza medicalizzata Mike), due infermieri (uno fisso e uno per la Mike), due Soccorritori della Mike, due soccorritori dell'ambulanza Victor (attivata dal 1/3/2017 come da decreto di Giunta regionale 1933/2016) e un soccorritore dell'automedica. Per un totale di nove operatori per turno, contro i tre del pronto soccorso, a cui si rivolgevano gli operatori del 118 per codici gialli e verdi. Che significa questo? Che il soccorso a Fasano è stato potenziato e che utilizza le stesse strutture diagnostiche che utilizzava il pronto soccorso. Non ci credete? Andate a controllare. Inoltre: il numero degli accessi diretti di oggi è stato di 15 persone. Dato delle ore 18 e in media con i dati del dismesso pronto soccorso.
Nella stessa giornata odierna, inoltre - continua Amati -, un paziente è stato soccorso, dal nuovo sistema di assistenza, per emorragia cerebrale. Si badi, non un taglietto a un dito o una frattura all'alluce. Il paziente è stato sottoposto a Tac a Fasano, sì a Fasano, non è un errore di scrittura, e trasferito, come da sempre, al Perrino di Brindisi. Cosa dimostra tutto questo? Che in questi giorni siamo bombardati di notizie false, alimentate da speculatori politici. Ma dimostra solo questo? No. Attesta la vergogna vera in cui viviamo e su cui occorrerebbe una grande mobilitazione, per vendicare cinquant'anni di far niente: l'assenza da Bari a Brindisi, 130 km, di un ospedale degno di questo nome, in grado di curare le malattie tempo-dipendenti, cioè le malattie che mettono a rischio la vita, come quella del paziente con emorragia cerebrale soccorso oggi dagli operatori del nuovo Ppit: gli stessi che a dire degli speculatori politici di queste ore somiglierebbero agli affossatori necrofori (becchini). Il mio ringraziamento e buon lavoro a tutti gli operatori del nuovo Ppit di Fasano. Il mio manifestare continua per il nuovo ospedale Monopoli-Fasano. L'unica cosa che davvero ci serve per aiutare le persone che stanno male."
di Redazione
02/03/2017 alle 06:22:05
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