AGGIORNAMENTI SANITARI
Importante corso di aggiornamento a Cardiopiù di Fasano
Il tema dell'incontro è stato 'Il paziente displipidemico iperteso dalla appropriatezza prescrittiva alla aderenza terapeutica'
FASANO - Si è tenuto ieri (sabato 25 marzo) presso il poliambulatorio Cardiopiù un corso di aggiornamento, accreditato ECM, riservato a 20 medici di medicina generale, dal titolo ”Il paziente displipidemico iperteso dalla approppriatezza prescrittiva alla aderenza terapeutica" (responsabile scientifico il Dr. Francesco Loliva). Hanno relazionato lo stesso Loliva, responabile della U.O.S. di cardiologia dell'Ospedale Umberto I di Fasano (appropiatezza prescrittiva nel paziente iperteso e dislipidemico, il ruolo delle associazioni ), la dr.ssa Antonia Perricci Dirigente U.O.S. Cardiologia Struttura Ospedaliera di Fasano (Appropriatezza terapeutica nel paziente dislipidemico) ed il dr. Donato Monopoli, Responsabile unità di monitoraggio di medicina generale ASL Brindisi - distretto 2 (Appropriatezza prescrittiva e aderenza alle terapie con i Fabs come opportunità per il Ssn) .
Il corso i cui lavori sono proseguiti per tutta la mattina presso la sala convegni del poliambulatorio Cardiopiù è stato seguito con particolare interesse dai medici di medicina del territorio (Fasano, Cisternino, Ostuni, Monopoli e Polignano) i quali si sono dimostrati particolarmente interessati ed hanno alimentato una vivace ed interessante discussione con i relatori. Le malattie cardiovascolari (MCV), tra le quali la malattia coronarica è certamente la più frequente, costituiscono la causa principale di morte sia nei paesi occidentali che nei paesi in via di sviluppo.. Le evidenze scientifiche degli ultimi due decenni indicano in modo inequivocabile che interventi orientati alle modificazioni dello stile di vita (cessazione del fumo, adeguate scelte alimentari, aumento dell'attività fisica), al controllo dei fattori di rischio (pressione arteriosa, profilo lipidico e glicemico) e all'uso appropriato di farmaci ad azione cardioprotettiva (aspirina, betabloccanti, inibitori dell'enzima di conversione dell'angiotensina/antagonisti recettoriali dell'angiotensina, stati- ne e anticoagulanti) sono altamente raccomandati per ridurre il rischio di eventi cardiovascolari maggiori e prolungare la sopravvivenza.
Il programma formativo del corso prende in considerazioni due principali fattori di rischio: l'ipertensione arteriosa e l'ipercolesterolemia. L'ipertensione arteriosa, secondo i dati dell'Oms, rappresenta la prima causa di morte al mondo. Non più del 40% della popolazione ha la pressione arteriosa ben controllata (<140-90 mmHg). Pertanto nella pratica clinica quotidiana siamo ancora lontani dal ridurre in modo decisivo l'impatto di questo fattore di rischio sulla salute globale dei nostri pazienti. Tuttavia, di fronte a questi problemi, molto spesso non ci rendiamo conto che le questioni principali rimangono una non approfondita conoscenza della fisiopatologia dell'ipertensione arteriosa e l'utilizzo spesso non appropriato delle opzioni terapeutiche che abbiamo a disposizione. Infatti, se è vero che è facile ridurre i valori pressori è altrettanto vero che è difficile normalizzarli E poi, se anche riusciamo a normalizzare la pressione arteriosa, non è detto che questo sia sufficiente per normalizzare anche il rischio cardiovascolare dei nostri pazienti. Pertanto in questo corso tratteremo i seguenti problemi: Perché è difficile normalizzare la pressione arteriosa? Qual' è il valore corretto della colesterolemia per il nostro paziente e come raggiungerlo mnon perdendo di vista la nota 13 e le L.G. Qual è il corretto uso dei farmaci per quanto riguarda i dosaggi, la tollerabilità e le associazioni razionali? Esistono effetti dei farmaci che sono indipendenti dalla riduzione dei valori pressori? E quali sono i farmaci più efficaci sul danno d'organo e sugli eventi cardiovascolari? Qual è il ruolo delle associazioni nella terapia dell'ipertensione arteriosa e quali sono le associazioni di prima scelta Gli argomenti sono stati trattati sulla base dell'esperienza acquisita nella pratica clinica giornaliera con la speranza di dare un valido aiuto ai colleghi che si occupano di ipertensione arteriosa.
Il programma formativo ha coinvolto i Medici di famiglia ed ha avuto lo scopo di migliorare le conoscenze del Mmg in tema di dislipidemie ed ipertensione arteriosa inquadrandole nel più ampio contesto del Rcv (rischio cardiovascolare)globale, nonché perfezionare la loro capacità di prendere decisioni terapeutiche di varia natura (dietetica, farmacologica etc) sulla base delle evidenze cliniche più recenti e delle indicazioni delle Linee Guida nazionali ed internazionali. In questa ottica il Medico di Medicina Generale è sempre più protagonista decisivo nel determinare il successo della prevenzione della malattia cardiovascolare.
di Redazione
26/03/2017 alle 04:25:33
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