TRADIZIONI RISPETTATE
Rogo della quarantana e canto all'uovo nella notte di Pasqua a Fasano
L'iniziativa si è svolta nel centro storico per merito delle associazioni 'U'mbracchie' e 'Calliope' e dell'Università del Tempo Libero

FASANO - La quaresima si è conclusa e con essa si pone fine all'austerità del periodo pre pasquale per dare il benvenuto alla bella stagione: tradizione vuole che per sancire questo nuovo inizio si bruci la quarantana, ossia la vecchia che simboleggia il rigore che prepara l'animo cristiano ad accogliere la resurrezione di Cristo. L'usanza è stata rispettata anche a Fasano per iniziativa delle associazioni "U'mbracchie" e "Calliope", che, allo scoccare della mezzanotte, hanno dato fuoco al fantoccio che negli ultimi quaranta giorni era stato appeso nel centro storico.
Il piccolo rogo è stato allestito in largo Seggio: a fare da sottofondo è stato il ritornello popolare U' Sabbàte Sànte intonato dai membri e dai musicisti dell'Università del Tempo Libero "San Francesco d'Assisi", che hanno allietato il momento dello scambio degli auguri all'uscita dalla celebrazione eucaristica. Per tutta la notte gruppi organizzati hanno girato per la città per il folcloristico canto all'uovo, una questua in cui si narra la passione di Gesù bussando alle porte per ricevere qualche dono: un rito tramandato con orgoglio e rispettato da tanti giovani, tra cui gli scout della parrocchia "Salette".
di Redazione
16/04/2017 alle 03:24:37
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