INIZIATIVA INTERESSANTE
L'importanza dei vaccini: se ne è parlato a Fasano in occasione della 'Settimana dell'Infanzia'
Il pediatra Nicola Laforgia ha sottolineato come sia necessario far vaccinare i bambini nel corso di una iniziativa a Palazzo di Città
FASANO - L'importanza della vaccinazione, in ogni suo aspetto, è stata affrontata ieri sera (mercoledì 17 maggio) nel corso di un interessante incontro svoltosi nella sala di rappresentanza del Comune di Fasano nell'ambito delle iniziative sulla "Settimana dell'infanzia". Protagonista assoluto il pediatra Nicola Laforgia. Ma andiamo per ordine. L'iniziativa si era aperta con i saluti istituzionali delle assessore Cinzia Caroli e Annarita Angelini e del sindaco Francesco Zaccaria. Quest'ultimo ha ribadito che l'Amministrazione fasanese sta al fianco di chi ha studiato, della scienzae non di chi professa il suo sapere con post sulla Rete.
Poi la parola è passata al dottor Nicola Laforgia che ha esordito dicendo come i vaccini sono la più grande invenzione salvavita dopo l'acqua potabile. "La scoperta dei vaccini ha cambiato in positivo la storia delle malattie - ha spiegato Laforgia -, consentendo di cancellare il vaiolo dalla faccia della terra e di aver fatto quasi scomparire del tutto poliomielite, difterite, tetano, tutte patologie per le quali si moriva o si rischiava di rimanere gravemente disabili a vita". Laforgia ha incastonato il suo discorso partendo da alcuni interrogativi più che mai attuali in questo periodo dove il tema vaccini è diventato acceso anche dal punto di vista politico. I vaccini servono ancora oggi o se ne può fare a meno? Sono sempre e tutti necessari? Sono troppi? Scelte individuali o obbligo? Chi tutela gli interessi del minore? Hanno rischi significativi?: partendo da questi presupposti il pediatra barese ha parlato senza usare mezzi termini come quando ha definito imbecilli, utilizzando una frase di Umberto Eco, coloro che parlano di vaccini senzacognizione di causa sui social. Laforgia ha attaccato il complottismo ma ha sottolineato l'importanza del confronto e soprattutto dell'informazione corretta sulla tematica. Tra esperienze personali e soprattutto affidandosi alla scienza medica l'ospite ha ribadito che occorre vaccinarsi, senzase e senzama, auspicandoche anche lapolitica nelle prossime settimane faccia la sua parte e soprattutto chiarezza sulla questione obbligo.
Maria Errico, presidente della sezione brindisina dell'Unicef, ha invece parlato dell'attività del Fondo delle Nazioni Unite e dell'impegno che giorno dopo giorno mette per vaccinare le persone nei più angusti e pericolosi posti del mondo. Infine il breve intervento di Lorenzo Caiolo, docente dell'istituto scolastico “Morvillo/Falcone” di Brindisi, profondo studioso e conoscitore dell'opera di Gianni Rodari che ha letto alcuni passi tratti dagli scritti di Rodari. Non sono mancati gli intermezzi musicali offerti dal piccolo pianista Alessandro Ostuni, 12enne fasanese, assessore alla Cultura della giunta-comunale junior e studente al Conservatorio di Monopoli.
A margine del convegno sui vaccini si è svolto nell'Arco del Balì un laboratorio di “AgriTeatro” per bambini curato dalle locali associazioni “Le Nove Muse” e “Tiska Tuska Topolino”.
di Redazione
18/05/2017 alle 05:54:17
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