BUONA SINERGIA
Salvate, curate e rimesse in libertà: due tartarughe tornano in mare a Torre Canne
I due esemplari sono stati rilasciati nelle acque di Torre Canne nella mattina di ieri dopo un incontro svoltosi a Canne Bianche

FASANO – Umberta e Oceania sono finalmente tornate alla libertà del mare cristallino: le due tartarughe marine, rinvenute all'interno del porto di Brindisi in cattive condizioni di salute hanno ricominciato a nuotare nella mattina di ieri (giovedì 25 maggio), nelle acque di Torre Canne. Nella suggestiva cornice di Canne Bianche_Lifestyle&Hotel, alla presenza della Capitaneria di Porto e del Nucleo Sommozzatori dei Vigili del Fuoco di Brindisi, del presidente del Parco delle Dune Costiere, l'on. Enzo Lavarra, e del direttore Gianfranco Ciola, i due esemplari hanno finalmente ritrovato il loro habitat naturale.
Le operazioni di rilascio, però, sono state precedute dall'illustrazione delle modalità di recupero dei due animali ritrovati in difficoltà lungo il litorale brindisino. A spiegare con minuzia è stata la dott.ssa Paola Pino D'Astore che, servendosi delle imagini, ha descritto ai presenti gli interventi che hanno permesso alle due tartarughe di ritrovare la loro perfetta forma. Umberta, giovane esemplare appartenente alla specie Caretta caretta, è stata guarita da una particolare infezione batterica, che le aveva causato fratture ossee spontanee e una grave debilitazione. Le opportune cure e la necessaria lunga degenza sono state assicurate dalla sinergia tra la Provincia di Brindisi, la Facoltà di Medicina Veterinaria di Bari e la Stazione Zoologica di Napoli. Oceania, giovane esemplare della specie Chelonia mydas, ovvero tartaruga marina verde, era stata rinvenuta con un principio di cold stunning a causa delle basse temperature marine del mese di gennaio. Questa specie, infatti, predilige i climi tropicali ed è poco frequente nei mari italiani, con una distribuzione limitata alla zona sudorientale del Mar Mediterraneo, dove nidifica sulle coste della Turchia, Cipro, Siria, Israele ed in minor misura Libano ed Egitto.
Nel corso della presentazione, la dottoressa ha sottolineato anche l'esigenza di rendere operativo il “Centro di prima accoglienza fauna selvatica in difficoltà”, istituito dalla Provincia di Brindisi nel 2001, e la cui attività è attualmente sospesa per mancanza di fondi statali. Si tratta di un Centro (la cui sede operativa si trova ad Ostuni in C.da San Lorenzo, affidato alla Santa Teresa S.p.A. a partire dall'anno 2007) nato per fornire un servizio di ricovero della fauna selvatica omeoterma (uccelli e mammiferi) ferita, fratturata o intossicata, prestando le cure alimentari, igieniche e di assistenza veterinaria, con relativa degenza, riabilitazione e rilascio in natura. Solo la Provincia, in accordo con la Regione Puglia, potrebbe decidere delle sorti della struttura, che paraltro vanta attrezzature e professionisti d'eccellenza.
L'on. Lavarra e il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, hanno poi portato i loro saluti esprimendo al contempo la soddisfazione di poter prendere parte a una giornata di festa, resa possibile grazie alla collaborazione tra istituzioni, enti e forze militari.
Prima di portare in acqua le due tartarughe, una scolaresca di bambini della scuola “don Lorenzo Milani” di Montalbano ha intonato una canzone in loro onore. Infine, nonostante la pioggia battente, gli intervenuti hanno raggiunto la spiaggia, dove Oceania e Umberta hanno conquistato lentamente la strada verso il mare, fino a perdersi tra le onde per iniziare un nuovo e incredile viaggio di vita.
di Angelica Sicilia
26/05/2017 alle 01:45:04
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