CALA IL SIPARIO
Giuseppe Ancona: 'Una grande festa patronale ma ora lascio'
Il commercialista fasanese ha organizzato per tre anni consecutivi i festeggiamenti: quelli di quest'anno saranno ricordati a lungo
FASANO - Quella conclusasi ieri sera (lunedì 26 giugno) è certamente una delle edizioni della festa patronale più belle in assoluto. Sei giorni in cui Fasano ha accolto migliaia di turisti ma anche gli stessi fasanesi hanno partecipato attivamente ai numerosi eventi inseriti nel programma dal Comitato Festa Patronale. Scamiciata a parte (che ha visto oltre 20mila persone sul percorso) tra luminarie, fuochi d'artificio, concerti e il gran finale con Raf hanno esaltato le caratteristiche della festa che deve tutto ad una sola persona: il presidente Giuseppe Ancona. Ebbene, dopo tre anni in cui il commercialista fasanese ha fatto crescere a dismisura l'attenzione mediatica sui festeggiamenti grazie proprio alle tante manifestazioni a latere organizzate pare proprio che lo stesso abbia deciso di lasciare. Lo ha detto, lo ha fatto capire e pare proprio che non abbia nessuna intenzione di ripensarci. Lo abbiamo incontrato al termine del concerto di Raf e con lui tracciato un bilancio della manifestazione. "E' stata una festa bellissima - sottolinea stanco ma soddisfatto Ancona -. Sei giorni di festeggiamenti con tanta musica e tanta luce. Quest'ultima grazie alle prestigiose luminarie ma anche quella dei fuochi d'artificio. E poi questo grande evento con Raf con una piazza stracolma non solo di fasanesi ma di tanta gente accorsa da centri viciniori.
Presidente, tanti eventi collaterali non si erano mai visti. Sarà difficile ripetersi. "Non penso possa essere difficile. Occorre sempre puntare a migliorarsi. Io in questi tre anni di presidenza del Comitato ho portato tante novità e questa festa a livelli moltoalti. Penso però che ci sia spazio ancora per migliorarla e per craere altri eventi interessanti per il pubblico. Con Raf abbiamo fatto il pienone. Non si vedeva da anni così tanta gente per strada. Ma resta la soddisfazione di avere avuto un protagonista della musica italiana, una persona semplice che si è mostrata disponibile. Lo abbiamo omaggiato con un ricordo tutto nostro:un'opera artigianale che raffigura la torre dell'orologio".
Presidente, sa che lascia una pesante eredità al suo successore? "Io mi sono divertito. Per me è stato bello coordinare un gruppo di persone e proporre tante belle cose. Devo dire che ho avuto carta bianca dai miei collaboratori che mi hanno permesso di fare quello che a me piaceva. Penso che la città abbia apprezzato. Ma ora è tempo di passare la mano. Organizzare la festa non è comunque facile e credo di aver già dato abbastanza".
di Redazione
27/06/2017 alle 06:45:28
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