Tassa di soggiorno a Fasano spesa in cultura e non in servizi: scoppia l'ira degli operatori turistici

FASANO - Teatro invece che marciapiedi e scoppia la bufera. Si è tenuto un incontro a Palazzo di Città tra il sindaco di Fasano Francesco Zaccaria e gli operatori turistici per discutere della tassa di soggiorno. Il primo cittadino ha informato gli albergatori e proprietari di strutture delle intenzioni dell'Amministrazione comunale di destinare i proventi della tassa al "Selva in festival (circa 70mila euro), alla stagione teatrale (altri 70mila euro circa) e 130mila euro alla manutenzione del verde pubblico. Ma questo indirizzo pare non sia piaciuto agli operatori molti dei quali hanno già annunciato che non presenzieranno più a riunioni di questo tipo in quanto considerate una perdita di tempo dato che delle proposte fatte in precedenza nessuna è stata accolta dall'Amministrazione comunale.

Gli operatori turistici di Torre Canne, ad esempio, speravano nella realizzazione di marciapiedi nella frazione, soprattutto in via Appia dove ci sono molte strutture ed esiste reale pericolo per i pedoni costretti a passeggiare lungo il ciglio della strada e al buio dato che anche l'illuminazione pubblica latita. Probabilmente il sindaco Zaccaria ha tracciato linee guida rivedibili ma al momento gli operatori stanno valutando anche forme di protesta in quanto affermano che la tassa di soggiorno deve essere destinata a servizi finalizzati all'attività turistica. Ma c'è anche un'altra cosa emersadurante la riunione che preoccupa soprattutto i gestori dei locali della movida estiva. Il sindaco ha infatti dichiarato che se dovesse, come Amministrazione, avere torto sul ricorso presentato da alcuni cittadini sull'allungamento degli orari in fatto di emissione sonore si atterrà alla legge regionale e quindi si dovrà spegnere la musica a mezzanotte. Una situazione questa che se davvero si verificasse (bisognerà attendere che il Tar si esprima in primavera, ndr) innescherebbe un'altra lunga serie di polemiche.