POLEMICA INFINITA
Destinazione tassa di soggiorno a Fasano: anche per Lello di Bari è spesa male
L'ex sindaco elenca tutte le destinazioni del balzello e sottolinea come la somma non sia stata spesa in modo oculato
FASANO - La destinazione della tassa di soggiorno decisa dall'Amministrazione comunale continua a far discutere. Anche l'ex sindaco Lello Di Bari sottolinea come il governo Zaccaria sia venuto meno agli impegni presi sia in campagna elettorale che con gli stessi imprenditori turistici. «“Il PD, in particolare, ha denunciato lo sperpero in mille inutili rivoli delle somme ricavate dall'imposta di soggiorno. Il mio governo darà centralità al coordinamento strutturato e costante con gli operatori turistici”: Così - spiega Di Bari - il candidato sindaco Francesco Zaccaria, il 21 maggio del 2016, rispondeva alla dura presa di posizione dell'imprenditrice Marisa Melpignano, circa il cattivo utilizzo dell'imposta di soggiorno. Si badi bene, imposta di soggiorno che, agli albori della sua istituzione, sarebbe stata utilizzata male dalla mia amministrazione (il Pd ne denunciava lo sperpero in mille inutili rivoli) che, resasi conto di aver commesso un errore di fondo, si era dichiarata disposta a rimediare nel 2016 concordandone l'utilizzo con gli operatori turistici: impegno che non ci è stato consentito mantenere per le note vicende che tutti conoscono. Ed allora io mi sarei aspettato che la nuova amministrazione, alla luce di quanto detto in campagna elettorale e sulla base degli impegni assunti (anche in Consiglio Comunale), questa volta non già dal candidato sindaco ma dal Sindaco eletto Francesco Zaccaria, gestisse in modo più oculato le somme ricavate dall'imposta di soggiorno, realizzando, per esempio, il tanto atteso marciapiede in via Appia a Torre Canne e investendo in servizi e infrastrutture strettamente connesse al settore turistico».
Di Bari, a riprova delle sue tesi, snocciola la distribuzione dei 443.505,98 euro della tassa di soggiorno 2016: Selva Festival 70.000 euro; Teatro Pubblico Pugliese 43.639 euro; Fasanomusica 25.000 euro; Fasano jazz 25.000 euro; La Scamiciata 20.000 euro; gestione Teatro Sociale 20.000 euro; cronoscalata Fasano Selva 10.000 euro; campagna scavi di Egnazia 10.000 euro; contributi ad associazioni culturali 10.000 euro; Festival teatro amatoriale 5.000 euro; Mostra Artigianato 30.000 euro; spese per manifestazioni turistiche 23.956 euro; spettacoli e attività culturali 21.421 euro; spese per partecipazioni a fiere 10.000 euro; sportello informazioni turistiche 11.514 euro; manutenzione ordinaria del verde pubblico 107.975 euro. «Questa è la “lista della spesa” come potete vedere; la voce più ricorrente è quella dei “Contributo a…” che rende perfettamente l'idea di quanto questa volta sia stato “corretto” l'utilizzo dell'imposta di soggiorno (nel senso di “correggere” la destinazione). Il Movimento 5 stelle ha correttamente denunciato che la manutenzione ordinaria del verde pubblico in passato aveva altre fonti di finanziamento; in realtà tutte le voci innanzi elencate erano nella mia amministrazione finanziate con fondi propri. Sarebbe interessante capire che destinazione abbiano avuto questa volta quei fondi…».
In precedenza anche Federalberghi della Provincia di Brindisi, dopo un confronto avuto con il sindaco Francesco Zaccaria, sottolineò come gli introiti dovessero essere reinvestiti principalmente nel settore trainante dell'economia locale: il turismo. Secondo gli operatori turistici i soldi della tassa di soggiorno sono stati reinvestiti male e senza tenere conto delle loro proposte.
di Redazione
22/10/2017 alle 06:32:42
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