POLEMICA APERTA
Trivelle in Adriatico: il Consiglio di Stato boccia i ricorsi ma si ribella il mondo politico pugliese
I neo parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle e il capogruppo di 'Liberi e Uguali' Ernesto Abaterusso promettono battaglia
FASANO - Il Consiglio di Stato, respingendo i ricorsi presentati dalla Regione Abruzzo e della Regione Puglia contro il ministero dell'Ambiente e la società Spectrum Geo Lfd, ha di fatto dato il via libera alle attività di trivellazione, cioè di prospezione e ricerca di gas al largo della costa adriatica, dall'Emilia Romagna fino alla Puglia. Le decisioni sono contenute in una serie di sentenze pubblicate tra il 28 febbraio e l'8 marzo. Nel dettaglio le sentenze sono tre, tutte della quarta sezione del Consiglio di Stato. Le prime due, del 28 febbraio, riguardano due ricorsi analoghi presentati della Regione Abruzzo, che avevano visto l'intervento della Regione Puglia a sostegno di parte delle posizioni sostenute dall'Abruzzo. La terza dell'8 marzo è relativa a un ricorso presentato dalla provincia di Teramo e da una serie di comuni della costa abruzzese. Controparte oltre al ministero dell'Ambiente, anche il ministero delle Sviluppo economico e quello dei Beni culturali.
I motivi di ricorso sono stati giudicati in parte infondati in parte inammissibili e molte delle censure sono state giudicate "generiche". Mentre "l'istruttoria svolta dai Ministeri appellati appare nel complesso completa, articolata e rispettosa dell'iter normativo nella sua interezza", si legge nella sentenza del 28 febbraio. Le sentenze del Consiglio di Stato hanno provocato però una mobilitazione generale, a livello politico, in Puglia. "Questa follia va fermata. Ribadiamo che Siamo contrari tout court alle trivellazioni, sia a mare sia a terra, e non solo alla tecnica dell'airgun. Si tratta di un vero assalto ai mari per qualche sporco barile di petrolio o qualche metro cubo di gas del tutto ininfluente sul consumo del nostro paese" hanno denunciato in blocco tutti e 42 deputati e senatori pugliesi del Movimento 5 Stelle.
“Di fronte alla bocciatura dei ricorsi presentati dalle regioni adriatiche credo sia giunto il momento di impegnarci tutti affinché la Puglia diventi capofila nell'approvazione di una legge regionale capace di scacciare una volta per tutte lo spettro delle trivelle - scrive in una nota il presidente del gruppo consiliare Art. 1-Mdp-Leu Ernesto Abaterusso -. È incomprensibile come, nonostante i cittadini pugliese – e non solo loro – si siano espressi contro le ricerche di gas e petrolio nei nostri mari, mostrando un forte attaccamento ai temi importanti quali la tutela dell'ambiente, del paesaggio e del territorio, il Governo abbia proseguito lungo la sua strada lasciando inascoltata tale volontà. Ai colleghi consiglieri rivolgo quindi un appello: se davvero l'obiettivo di tutti noi è quello di preservare il nostro bene più prezioso e far rispettare le scelte che la nostra regione ha compiuto negli anni in termini di approvvigionamento energetico l'unica strada percorribile è quella di creare le condizioni politiche affinché si possa condividere la proposta di legge da me presentata lo scorso settembre avente ad oggetto ‘Norme a tutela del patrimonio ittico nei mari della regione Puglia'. Farlo vorrebbe dire far valere la volontà della popolazione pugliese e rivendicare un diritto che non può e non deve esserci negato”
di Redazione
14/03/2018 alle 06:38:24
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