DECISIONE EMESSA
Comune di Fasano contro Tricom: il Consiglio di Stato non dà la sospensiva e rinvia tutto a luglio
I giudici hanno deciso di attendere direttamente il merito della questione: il Comune di Fasano sperava invece in un'ordinanza diversa

FASANO - Tutto rimandato al merito e se ne riparlerà il 12 luglio. Si è tenuta questa mattina l'udienza di Camera di Consiglio, innanzi alla V Sezione del Consiglio di Stato, per la discussione dell'istanza, connessa al ricorso in appello proposto dal Comune di Fasano, di sospensione della efficacia esecutiva della sentenza di primo grado, pronunciata dal Tar Puglia, Lecce, in merito dalla decadenza della società Centro Tricom spa dalla convenzione per la gestione del servizio tributi. Come si ricorderà il Tar Lecce, a fine gennaio, aveva accolto il ricorso proposto dalle società Tricom e Novares Spa avverso i provvedimenti di decadenza della convenzione stipulata nel 2006 dal Comune di Fasano per la gestione del servizio di riscossione dei tributi locali. Ma i giudici hanno ritenuto opportuno non esprimersi e per questo nessuna sospensiva e tutto rinviato a luglio quando, come detto, si entrerà nel merito. Continuerà fino ad allora, dunque, il braccio di ferro tra ente comunale e Tricom. Il Comune di Fasano pare abbia fatto mettere a verbale, proprio durante l'udienza del Consiglio di Stato, che fino a quando non si deciderà del merito le cose restino immutate con l'ente che può produrre gli atti relativi ai tributi. Dall'altra parte, invece, c'è la Tricom che insiste verso il Comune per poter riassumere il controllo della gestione dei tributi e a questo proposito ha già inviato diverse missive. Oltre tutto se la Tricom non dovesse ricominciare ad operare rischiano il licenziamento i dipendenti dell'ufficio fasanese. Certo che alla luce di questa decisione aumentano sulla carta i rischi per il Comune in caso di decisione avversa da parte del Consiglio di Stato.
L'Amministrazione comunale fasanese aveva impugnato la sentenza del Tar davanti al Consiglio di Stato ritenendo che, diversamente da quanto affermato dal Tar Lecce, gli atti di decadenza della convenzione a suo tempo stipulata con la Tricom, sono caratterizzati da una pluralità di approfondite motivazioni, tra le quali, in particolare quella sottesa alla tutela del pubblico interesse connesso al notevole risparmio conseguente alla internalizzazione del servizio, quantificabile in circa 800.000 euro l'anno e quella della volontà del legislatore di dismettere, in via definitiva, le società miste, pubblico-privato, spesso rivelatesi non efficienti nella gestione del servizio di riscossione dei tributi locali. Il Consiglio di Stato avrebbe potuto decidere (con ordinanza) solo se sospendere o meno l'efficacia della sentenza del Tar in attesa di pronunciarsi in un secondo momento sul merito del ricorso del Comune ma a quanto pare ha preferito rinviare tutto a luglio.
di Redazione
15/03/2018 alle 14:57:37
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