APPROFONDIMENTO DOVUTO
Gianleo Moncalvo: 'Sulle iniziative di Renè De Picciotto più che la burocrazia fa male lo scaricabarile'
L'ex vicesindaco dell'Amministrazione Di Bari è uno dei più stretti collaboratori dell'imprenditore deciso a dare battaglia peri suoi progetti

FASANO - «Se non mi faranno realizzare i progetti non me ne andrò comunque dalla Puglia ma concentrerò i miei sforzi altrove. Mi accontenterò di dare i miei contributi ai poveri e non al sistema pubblico». Aveva chiuso così, sabato mattina, il suo intervento in conferenza stampa l'imprenditore Renè De Picciotto. L'incontro doveva servire a chiarire alcune questioni che hanno portato al blocco di alcuni Investimenti dello stesso De Picciotto sul territorio di Fasano. Alla conferenza, a cui avevano partecipato, oltre ai collaboratori più stretti dell'imprenditore e i giornalisti, anche numerosi operatori turistici e consiglieri comunali. Nelle parole dello staff di De Picciotto la delusione per un'eccessiva burocrazia che mette un freno alla crescita economica pugliese. Per approfondire i diversi aspetti di questa vicenda abbiamo sentito Gianleo Moncalvo, già vicesindaco di Fasano e attualmente uno dei più stretti collaboratori di De Picciotto.
Dottor Moncalvo, Renè De Picciotto ha dichiarato “troppa burocrazia: così la Puglia non cresce”. Non è andato giù leggero.
«Più che la burocrazia è lo scaricabarile il vero problema. Ciascuno accusa l'altro di essere responsabile perla lentezza dei procedimenti e delle procedure. E poi nessuno si assume responsabilità nel caso in cui le cose non vanno per il verso giusto. I dirigenti e i funzionari tendono a fare la cosa che costa loro meno in fatto di responsabilità. Così come i politici».
Quanti e quali progetti hanno in ballo le società di De Picciotto sul territorio di Fasano e quali di questi stanno trovando ostacoli?
«Attualmente i progetti già avviati ed esistenti sul territorio sono quello della ristrutturazione della cosiddetta “Bastarda”, una piccola torre-masseria nei pressi di Savelletri dove sembra che il Comune non voglia rilasciare il permesso nonostante lo abbia già fatto in via preliminare e nonostante la Soprintendenza abbia accettato l'intervento proposto dalla società e poi il progetto di ristrutturazione e riqualificazione per destinazione a centro culturale di Masseria Pettolecchia. Questo è il progetto madre. Infine il lido privato e quello pubblico oltre ad un parcheggio completamente gratuito da 450 posti auto. Pettolecchia e il lido al momento sono bloccati entrambi ma abbiamo presentato ricorso al Tar».
Cosa vi aspettate dai ricorsi al tribunale amministrativo?
«Innanzi tutto che vengano accolte le nostre tesi che ci permettano poi di ristrutturare Pettolecchia così come indicato anche dalla Soprintendenza e cioè a centro culturale. Tutto il resto dipenderà da questo progetto madre perché altri non sono stati presentati in attesa che si risolva questa questione. Ci sono altre masserie da ristrutturare e rendere anche abitative perché non ci sono vincoli a proposito su altre strutture. Potrebbero diventare case-vacanza con la nascita di un grande indotto turistico di lusso. E poi ciò comporta un'occupazione diretta stimabile per le iniziative in cantiere già in 50 posti di lavoro, altre 50 se andranno in porto anche le atre ristrutturazioni più, come dicevo, l'indotto indiretto per i servizi di alto livello che l'ospite vuole».
In caso di sconfitta De Picciotto deciderà davvero di non investire più sul territorio o quanto meno ridurre gli investimenti stessi?
«Se le cose andassero male Renè De Picciotto congelerà gli investimenti e le iniziative. Se non si aggiustassero successivamente gli investimenti saranno surgelati per studiare nuove strategie e cose diverse. La metafora è chiara: oggi offriamo pesce fresco, domani congelato e scongelato avrà un altro sapore, dopodomani surgelato un altro ancora».
All'incontro con la stampa erano presenti i maggiori imprenditori turistici del territorio fasanese. Si sta pensando di attuare azioni comuni?
«La presenza di altri imprenditori turistici era dovuta al fatto che erano stati invitati e hanno avuto la cortesia di partecipare all'incontro e ascoltare un esperto nel settore bancario ma anche in quello ricettivo. Non dimentichiamoci che stiamo parlando di un imprenditore di valore mondiale. Al momento non ci sono azioni comuni anche perché le nostre iniziative sono differenti da quelle portate avanti da altri imprenditori. Non vogliamo fare concorrenza ma essere complementari all'offerta turistica che già offre il territorio con un prodotto diverso».
di Redazione
09/04/2018 alle 05:56:20
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