FASANO – L'estate 2012 la ricorderemo anche per le fioriere e i dehors. Tutto sembra essere cominciato lo scorso 18 luglio con le piante "di banano" fatte rimuovere alla titolare della tavola calda "Il Gambero rosa" in Corso Perrini. Di li una serie di esposti che hanno impegnato i vigili urbani nella verifica di centinaia di fioriere "abusive" sparse per il territorio comunale. Tra il malcontento generale di decine di commercianti costretti a rimuovere fioriere per le quali avevano sì pagato ma mai ottenuto le regolari autorizzazioni l'installazione di un gazebo, una struttura in acciaio e vetro, in corso Vittorio Emanuele ha scatenato il putiferio. Critiche e proposte (vedi quelle dell’associazione U'mbracchie) si sono susseguite e anche il lavori nelle commissioni consiliari di riferimento si sono intensificati e imperniati su questo argomento.
I lavori della quarta Commissione "attività produttive", presieduta da Franco Masella, consigliere comunale del Pdl, si sono incentrati sul "Regolamento di occupazione del suolo pubblico". Dimensione, materiali, tempi e modalità di concessione di autorizzazioni per fioriere, potenziale elemento d'arredo per la città, è stato al centro del dibattito. Da segnalare anche la proposta di una targhetta che certifichi la reale autorizzazione e la data di rilascio: ad ogni 31 dicembre, infatti, scatterebbe un tacito rinnovo.
Nella seconda Commissione "urbanistica", invece, tema principe è stato quello dei "dehors". Le operazioni sono cominciate con una tempestiva ed unanime richiesta alla giunta di sospendere, fino all'approvazione definitiva del regolamento, l'esame di ogni richiesta e di ogni progetto presentato riguardante gazebi e simili. Non sarebbe di fatto opportuno "giocare" prima ancora di scrivere le regole. Tanti gli argomenti al vaglio della commissione. I componenti dovranno districarsi tra materiali, metodologie di installazione, periodi di concessione e caratterizzazione ambientale delle strutture stesse. Ogni zona del territorio fasanese ha infatti sue peculiarità da rispettare, tutelare e dove opportuno anche valorizzare. Si pensa di evitare che nell'umbraculum, il centro storico, e nel quadrilatero compreso tra corso Vittorio Emanuele, Via Mignozzi, Via Roma e Corso Garibaldi possano sorgere strutture fisse ma che al contrario possano essere rimosse quotidianamente, con pannelli protettivi laterali non superiori 1 metro di altezza per non impedire la visuale ai guidatori e comunque sicure per i clienti che vorranno usufruirne. Vedremo se le buone intenzioni degli amministratori si tradurranno in regole da rispettare per una città sempre più bella.
