ATTIVITà AMMINISTRATIVA
Bilancio comunale 2019: i conti non tornano per un milione di euro e si pensa di recuperarli della Tassa di Soggiorno
È questo l'orientamento della Giunta Municipale che ha dovuto far fronte ad un accantonamento imposto dalla Legge Finanziaria sui crediti non riscossi delle imposte comunali dal 2013 al 2018

Fasano - L'indiscrezione è di quelle destinate a far rumore: per quadrare i conti del Bilancio Comunale si farà ricorso all'estensione per tutto l'anno della Tassa di Soggiorno. A Palazzo di Città ci sono state grosse difficoltà per far quadrare il bilancio per il 2019 perché sono insorti problemi legati a due novità inserite nella legge finanziaria.
La prima è che tutto il fondo Imu-Tasi, che ammonta a circa 380mila euro, da quest'anno, ha una destinazione vincolata per i soli investimenti, mentre lo scorso anno poteva essere utilizzato anche per la spesa corrente. L'altro problema è l'aumento della percentuale di accantonamento per il fondo crediti di dubbia esigibilità.
Questo fondo si calcola prendendo in considerazione la media degli ultimi cinque anni. Il grosso problema è che nel 2013 il Comune di Fasano registrava un mancato pagamento da parte dei cittadini di tutti i tributi comunali pari al 46%. Quindi il fondo da accantonare, che include il 2013 è molto sostanzioso.
Nel 2018 il fondo da accantonare per quelli che non hanno pagato le imposte comunali si attesta invece intorno al 25%. Vuol dire che si è riusciti a recuperare un 20% di cittadini fasanesi che, rispetto al passato, hanno pagato le tasse comunali. Ciò pare sia stato possibile grazie all'opera di internalizzazione dei servizi di riscossione dei tributi.
In soldoni, cosa significa tutto ciò? Il Comune, rispetto al bilancio dell'anno scorso deve accantonare circa 800mila euro in più: un bel malloppo di soldi che ha creato grosse difficoltà per la la quadratura del bilancio per far fronte alle spese correnti consolidate.
Con questo presupposto, davanti alla Giunta Municipale si poneva dunque un bel problema la cui risoluzione non aveva alternative: per quadrare il bilancio bisognava aumentare qualche entrata.
E come si aumentano le entrate? Con l'imposizione di nuove tasse.
Pare che le soluzioni su cui si è discusso fossero due: l'aumento dell'Imu o maggiori introiti dalla Tassa di Soggiorno. La propensione sarebbe per la seconda soluzione, considerato che come sostiene il Sindaco “questa amministrazione ha caratterizzato la sua azione politica per l'abbassamento delle tasse locali e non per l'aumento”. La filosofia passata a Palazzo di Città, dunque, sembra quella che sia più giusto far pagare i servizi ai turisti invece che aumentare l'Imu che andrebbe a toccare le tasche dei fasanesi.
E per recuperare maggiori risorse dall'imposta di soggiorno, tanto odiata dagli operatori turistici e che sta scatenando feroci polemiche con gli operatori del settore ai quali questa notizia sarebbe già stata notificata, non si è pensato ad un aumento delle tariffe, ma di estenderla a tutto l'anno, anche al periodo invernale.
Si sta pensando inoltre di agire sull'articolo del regolamento che disciplina l'applicazione della tassa per quanto riguarda il capitolo delle esenzioni. In questo capitolo sono previste esenzioni dal pagamento della tassa di soggiorno per chi è iscritto all'anagrafe del Comune di Fasano, per i minori fino al dodicesimo anno di età, per coloro che assistono i degenti ricoverati presso strutture sanitarie, per i genitori o gli accompagnatori che assistono i minori degenti, per i gruppi oltre le venti persone e per gli autisti dei gruppi.
È intenzione dell'Amministrazione Comunale di guardare con maggiore attenzione ai resoconti fatti dalle strutture alberghiere proprio in riferimento alle persone esentate, perché a Palazzo di Città i conti non tornano: «Fasano nel 2018 ha registrato 685mila presenze – constatano alcuni amministratori –: dalla tassa di soggiorno sono stati ricavati 575mila euro, pari a 0,85 centesimi per ogni giorno di soggiorno dei turisti nella nostra città».
E questo dato a Palazzo di Città pare proprio che non lo si voglia accettare. E a tale proposito vi è l'intenzione di dotarsi anche di un software nuovo per migliorare la qualità dei controlli.
Non ci resta che attendere le notizie ufficiali e l'inevitabile “rivolta” degli albergatori locali.
di Redazione
20/02/2019 alle 18:29:15
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