MANIFESTAZIONE DI PROTESTA
Aumento Tassa di Soggiorno: albergatori sul piede di guerra
L'imposta decretata dall'amministrazione comunale a carico dei turisti prevede aumenti dal 400 all'800%: c'è il rischio di molte disdette dei soggiorni già prenotati – In pericolo anche numerosi posti di lavoro
Fasano - Gli albergatori fasanesi il 27 marzo scenderanno in piazza per annunciare la probabile morte del turismo fasanese: significativo il manifesto fatto affiggere da Federalberghi per sollecitare anche le attività produttive locali ad unirsi alla loro protesta.
A provocare il “decesso” a loro dire sarebbe l'incredibile aumento imposto dall'amministrazione comunale sulla Tassa di Soggiorno. Per capire i motivi della protesta parlano le cifre: il Comune di Fasano nel 2018 dalla Tassa di Soggiorno ha incassato 575mila euro, nel 2019 vuole introitarne un milione e duecentomila euro.
Ciò è stato determinato dal fatto che il Comune, rispetto al bilancio dell'anno scorso, in seguito alla nuova legge finanziaria, ha dovuto procedere ad un accantonamento non previsto di circa un milione di euro in più. Davanti alla Giunta Municipale si è posto dunque un bel problema la cui risoluzione non sembrava avere alternative: per quadrare il bilancio bisognava aumentare qualche entrata. Scartata l'ipotesi di diminuzione della spesa corrente, l'opzione sul tavolo si è ridotta a due alternative: l'aumento dell'Imu del 30% a tutti i cittadini o maggiori introiti dalla tassa di soggiorno.
Si è scelta la seconda soluzione, forti del fatto che “tanto la tassa di soggiorno la pagano i turisti”. Ma sembra una soluzione troppo semplicistica, perché evidentemente chi ha partorito questo provvedimento di bilancio non si è reso conto delle conseguenze catastrofiche che questa scelta potrà determinare sul comparto turistico fasanese.
Queste le tariffe imposte a partire dal 1° maggio del 2019 che hanno provocato la rivolta degli albergatori: 5 stelle e 5 sette plus 5,00 euro; 4 stelle 3,50; 3 stelle 2,50; 2 stelle 1,50; 1 stella 1,00; agriturismi, country houses, strutture di turismo rurale 2,50; attività saltuarie di alloggio e prima colazione (bed&breakfast) 2,50; villaggi turistici, camping, aree attrezzate di sosta temporanea, strutture ricettive all'aria aperta non aperte al pubblico 2,00; case per ferie, affittacamere, case e appartamenti per vacanze, appartamenti ammobiliati per uso turistico 2,00; immobili destinati alla locazione breve (fino a 30 giorni), 2,00 euro. Le nuove tariffe imposte dalla Giunta fasanese non solo saranno in vigore per tutti i mesi dell'anno ma sono state anche aumentate, senza distinzioni di stagionalità e saranno pagate da ogni singolo turista non più nei primi tre o cinque giorni di permanenza, ma per i primi quattrodici giorni di soggiorno.
Va messo in evidenza che fino ad ora, nei mesi di gennaio-aprile e novembre-dicembre non veniva applicata, e nei mesi di maggio, giugno, settembre e ottobre, le tariffe erano ridotte.
Perché gli albergatori sono in rivolta? Ce lo hanno spiegato con esempi concreti. Tanto per cominciare le nuove tariffe non prevedono distinzioni fra turisti singoli, gruppi e scuole. Per esempio la situazione diventa catastrofica per le Terme di Torre Canne: quando saranno rese note le nuove tariffe della tassa di soggiorno, c'è il rischio di numerose disdette. Si prendano ad esempio i tanti gruppi che arrivano in bassa stagione per cure le cure termali: si tratta di persone che soggiornano di solito due settimane. Con le vecchie tariffe la tassa di soggiorno ammontava a 6 euro a persona per l'intero soggiorno, con la nuova tariffa inciderà per ben 49,50 euro a persona. Una coppia vedrebbe aumentare il costo del soggiorno di ben 86 euro.
Lo stesso discorso vale per le gite scolastiche che fra marzo e aprile riempiono parecchie strutture alberghiere locali. Va sottolineato che per riuscire ad accaparrarsi questi gruppi e far lavorare le strutture anche in bassa stagione, gli alberghi praticano tariffe per il soggiorno molto ridotte: ai ragazzi di una gita scolastica si applica un prezzo di 25/30 euro al giorno: può essere imposta la tariffa di 3,50 euro al giorno per la tassa di soggiorno? Facile prevedere che i tour operator che organizzano le gite, dirotteranno i gruppi nelle strutture alberghiere del circondario, Martina, Cisternino, Ostuni e Monopoli, dove la tassa è di un solo euro.
Il discorso è uguale anche per i gruppi di turisti che di solito soggiornano una settimana: prima pagavano 3 euro a persona, ora ne pagheranno 24,50; peggio ancora se il soggiorno si prolunga per 14 giorni: prima pagavano sempre 3 euro, ora ne pagheranno 98. E la stessa cosa è per i singoli turisti: una coppia che in bassa stagione trascorreva una settimana di vacanza a Fasano prima pagava 12 euro di tassa di soggiorno, ora ne pagherà 98.
Un famiglia che affittava una casa a Torre Canne per due settimane, in qualsiasi periodo dell'anno pagava 18 euro di tassa di soggiorno, ora ne pagherà 112. La grande preoccupazione degli albergatori che hanno già stipulato circa il 70% dei contratti per l'anno in corso e il 50% di occupazione programmata per il 2020 e in alcuni casi anche per il 2021, cambiando le condizioni contrattuali, i tour operator esercitino il diritto di recesso.
La probabilità di cancellazioni delle prenotazioni è altissimo! Le disdette e la minore attività, comporterà inevitabilmente riduzione di posti di lavoro.
Quella della tassa di soggiorno ora sarà davvero una gran gatta da pelare per l'amministrazione comunale!
di Redazione
21/03/2019 alle 19:06:35
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