Centinaia di fiaccole per le vie di Fasano, per ricordare le infinite vittime della strada

FASANO - Ieri sera (18 ottobre), dopo una breve messa celebrata da padre Lorenzo Piasentini alla chiesetta del cimitero di Fasano, un lungo corteo ha colorato di rosa e di giallo le vie della città. Rosa le candele impugnate dai parenti delle numerosissime vittime delle nostre strade, gialle quelle degli amici. Centinaia di persone accorse per commemorare i loro cari in un unico coro di dolore, diretto da Katia Schiavone (presidente dell'Aguvs "Flavio Arconzo" di Fasano).

Hanno preso parte al corteo il sindaco Lello Di Bari, gli assessori Laura Demola e Fabiano Amati, e i rappresentanti locali delle forze dell'ordine, supportati dalle associazioni di Martina Franca, SER (Protezione Civile) e ATO (Associazione Trapiantati Organi). La fiaccolata si è conclusa in piazza Ciaia, dove gli ospiti hanno rivolto un pensiero alle vittime, aiutati dalla proiezione di filmati di sensibilizzazione all'educazione stradale, e dallo scorrere delle foto dei vari angeli.

Immediato il riferimento a Genny e Nicola, i due ultimi giovani che Fasano ha pianto pochi giorni fa. <<E' atroce vedere che, ogni anno, la lista delle vittime si allunga - ha dichiarato il sindaco Di Bari -. Guidare è, purtroppo, come impugnare una pistola carica, e ciascuno di noi deve fare qualcosa per trasmettere questo messaggio ai giovani>>.

Ampio spazio, poi, da parte dell'assessore Demola, per i ringraziamenti alla presidente dell'Aguvs che, <<col suo grido di dolore, con la sua rabbia, si muove, non solo a livello locale, per vincere questa battaglia di sensibilizzazione alla sicurezza stradale>>.

<<Ciò che mi spinge ad andare avanti - ha spiegato la Schiavone - è quella strana energia che si può trarre solo elaborando e trasformando una grande rabbia. Non avrei mai immaginato di poterlo dire ma, rimanere orfani di un figlio può dare quel qualcosa in più, quella marcia che io considero un regalo di Flavio, e uso al meglio, per non rendere inutile la sua morte>>.

Al termine dell'intervento della presidente, proprio per salutare suo figlio e gli altri numerosi centauri fasanesi scomparsi, il rombo di alcune moto ha fatto irruzione nel silenzio della piazza.

L'intervento dell'assessore Fabiano Amati ha, poi, rincuorato quanti si battono per la messa in sicurezza di determinate arterie stradali quali, prima fra tutte, la Statale 172. <<C'è da dire che i soldi ci sono. La Regione ha stanziato, infatti, ben 15 milioni di euro - ha dichiarato l'assessore -. Considerando i tempi della burocrazia italiana, però, non dobbiamo aspettarci che la Statale veda dei miglioramenti già dai prossimi mesi. Martedì 23 ottobre sarà la stessa Katia Schiavone a sedere alla riunione regionale per la presentazione del progetto che lei stessa potrà illustrarvi l'anno prossimo, in questa sede>>.

La serata si è conclusa con la lettura di una lettera scritta dalla presidente per spiegare quanto sia difficile andare avanti con una profonda ferita nel cuore, e soprattutto rapportarsi a chi di questo dolore non può avere contezza. Quanto sia distruttivo sentirsi rivolgere un "Come stai?", nell'istante in cui la propria vita non ha più significato. <<Perchè in quei momenti si apprezzano i silenzi delle persone che incontri, gli sguardi semplici e partecipi, e non da scrutatori dell'anima o, peggio, di compassione. Quanto è gradito un banale "Non ho parole", una fugace stretta di mano, un abbraccio silenzioso, un semplice "Ciao">>.

Appuntamento, dunque, all'anno prossimo, perchè l'Aguvs di Fasano giura di continuare ad oltranza la propria battaglia. La speranza è, però, che, stavolta, la lista delle vittime si fermi a Genny e Nicola.