ATTUALITà
Lettera al nonno
Il commovente ultimo saluto di una nipote che ha da poco perso l'amato nonno, Mauro Sallustio. Una toccante testimonianza, in un periodo in cui non si possono celebrare i funerali

Fasano - Pubblichiamo una lettera inviataci da Francesca Potenza, che da poco ha perso l'amato nonno.
"Nonno
E adesso cosa mi resta di te?
Come farò a non dimenticare la tua voce, il tuo sorriso, il bagliore dei tuoi occhi? Cosa mi resta di te?
Vecchie foto, ricordi dei posti dove siamo stati, le volte che siamo andati a mare insieme, le volte che abbiamo mangiato insieme, soprattutto l'ultima volta che abbiamo pranzato insieme, ero felice un pranzo solo nonno e nipote, detto cosi può sembrare banale, ma cosi non lo è affatto.
C'era la felicità che solo una nipote può avere per il proprio nonno, quella felicità che non si può spiegare, quei pochi attimi condivisi insieme, la felicità negli occhi tuoi è la cosa che ricordo bene, quando ti ho chiesto se ti piaceva quello che ti avevo preparato, la tua risposta è stata esattamente questa ‘quando me lo prepari di nuovo?'.
Ero felice quel giorno perché ero nel tuo mondo, il tuo posto preferito, quel posto che ad altri poteva sembrare un posto come tanti, ma visto con i tuoi occhi non era un posto come tanti.
Mi piaceva vederti soddisfatto del lavoro che facevi tutti i giorni, fino all'ultimo.
Il tuo posto preferito non aveva nulla di particolare ma aveva tutto, iniziando col profumo dei fiori, il rumore del terriccio sotto i piedi che faceva capire quanti avanti e dietro facevi da quel percorso, e cosa dire degli animali pieni di gioia quando ti vedevano arrivare;
loro erano felici perché nel posto che tu dicevi essere il tuo posto preferito, loro avevano la loro persona preferita TE, come darli torto, tutte le persone che sono entrate nella tua vita hanno conosciuto quel papà, nonno ed amico che faceva tutto per la felicità altrui.
Hai sacrificato tutto di te, sei l'esempio di persona che fa sacrifici per gli altri a partire dalla famiglia.
Sei andato via in un modo che nessuno poteva aspettarsi, portandoti con te ogni piccola parte dei cuori delle persone che ti hanno amato e stimato come persona, sei andato via il giorno della festa dei lavoratori e tu sei l'esempio del lavoratore che non si perdeva neanche una giornata di lavoro.
Adesso con chi farò la spesa fino a far scoppiare la 500, con chi giocherò a carte nella speranza di non farti strappare il sette di denari, come tutti i mazzi di carte non più da 40 carte ma da 39.
Con chi farò 'tutuc due' come quando ero piccolina. Chi mi chiamerà per sbaglio quando sono a scuola o a lavoro?
Adesso chi prenderà il tuo posto a tavola? Ieri ero seduta difronte al tuo posto come l'ultima volta, guardavo quella sedia e immaginavo te felice, quel inconfondibile bagliore agli occhi.
Qualcosa quel giorno mi diceva 'scatta una foto, quando capiterà di nuovo?', ma non l'ho fatto perché mi sembra stupido, ma oggi capisco che quella foto sarebbe stato l'ultimo ricordo con te.
Ma posso dire che ora quel ricordo lo conserverò stretto nel mio cuore, così che solo io e te potremmo ricordare quanto felici eravamo quel giorno, sarà un nostro ricordo prezioso.
Io penserò a questo quando mi sentirò triste e mi mancherai tanto.
di Redazione
04/05/2020 alle 05:02:46
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