POLIBA
Il Magnifico Rettore Cupertino traccia un bilancio del primo anno al PoliBa
Ad un anno dalla sua elezione a rettore del Politecnico di Bari, abbiamo chiesto di stilare un bilancio al prof. Francesco Cupertino
Fasano - Il rettore del Politecnico di Bari, il fasanese Francesco Cupertino, lo scorso 2 luglio ha celebrato il primo anniversario dall'elezione alla massima carica accademica.
In questo primo anno sono tanti i traguardi raggiunti dal Politecnico di Bari, tra cui anche i prestigiosi riconoscimenti durante l'emergenza sanitaria covid19: tra i primi atenei d'Italia a proseguire le attività didattiche in modalità telematica; ha avviato un programma di sostegno alle aziende per convertine gli impianti produttivi per adattarle alle esigenze di emergenza sanitaria.
Abbiamo posto alcune domande al giovane rettore a cui gentilemente ci ha concesso risposta:
Il 2 luglio 2020 sono trascorsi i primi 365 giorni da Rettore del Politecnico di Bari: un bilancio di questo primo anno da Rettore?
«È stato un anno straordinario, vissuto ogni giorno a ritmi intensissimi, ma anche ricco di soddisfazioni. Al mio insediamento, ho trovato un Politecnico moderno, autorevole e con i conti in ordine, in grado di garantire ai giovani la formazione adeguata per le esigenze, sempre più mutevoli, del mercato del lavoro. E di sostenere il territorio attraverso attività di ricerca e sviluppo in linea con i grandi temi del momento. Su questa strada abbiamo continuato a lavorare, intensificando i rapporti con le imprese. Uno degli ultimi risultati, ad esempio, è una collaborazione con Snam per la sperimentazione di una rete “green” ad idrogeno, che sarà testata nella smart microgrid ideata, progettata e realizzata nel Politecnico, una rete energetica autonoma alimentata da fonti rinnovabili. Sul piano della didattica, abbiamo ulteriormente rinnovato l'offerta formativa. Attiviamo, ad esempio, un nuovo corso di laurea magistrale in Ingegneria meccanica, in lingua inglese, che è in linea con gli obiettivi di internazionalizzazione del Politecnico. Un altro aspetto per noi molto importante è il futuro sviluppo di Taranto, che è fortemente legato allo sviluppo della sede del Politecnico nel capoluogo ionico; su entrambi i fronti siamo molto impegnati, in collaborazione con le istituzioni, in particolare con il Comune di Taranto e con le imprese. Il bilancio, quindi, è positivo e bisogna proseguire in questa direzione».
Il Covid19 ha modificato notevolmente le attività accademiche, ma il PoliBa si è contraddistinto tra gli atenei italiani anche per la rapidità di adattamento alla situazione: le lezioni, esami, riunioni velocemente sono state riorganizzate in maniera digitale.
«Abbiamo affrontato l'emergenza con rapidità ed efficacia, perché eravamo già pronti a convertire i servizi in modalità on line. La digitalizzazione dell'Università pubblica è un processo in atto già da tempo, che l'emergenza sanitaria ha solo accelerato. Viviamo un'epoca di grandi e veloci cambiamenti, per cui è importante farsi trovare pronti. Praticamente, tutti gli studenti hanno avuto accesso alla piattaforma informatica che abbiamo messo a disposizione nel periodo del lockdown. E anche lo smart working è stato accettato e utilizzato bene dal personale, docente e tecnico amministrativo. Ora stiamo riaprendo le biblioteche, ripristiniamo le lauree in presenza e ci prepariamo a tornare in aula a settembre, in sicurezza, secondo le linee guida del ministero per l'Università. Utilizzeremo le innovazioni digitali per integrarle con le modalità tradizionali».
Mercoledì 1° luglio, è stato presentato il nuovo bando di dottorato con prestigiose collaborazioni. Inoltre, pochi giorni prima è stata resa nota la collaborazione con la Fiera del Levante. Cosa ci può dire a riguardo?
«La collaborazione con le imprese, come detto, è sempre più stretta e proficua. Uno dei migliori risultati di questa sinergia sono i laboratori pubblico-privati per la ricerca e lo sviluppo di soluzioni innovative, fondamentali per la competitività delle aziende. Ne derivano anche benefici per la nostra ricerca, in termini di finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca, dottorati industriali. Una delle iniziativa più recenti è la collaborazione con Isotta Fraschini, nell'ambito della quale sono stati attivati tre nuovi dottorati. Per quanto riguarda la Fiera, è una degli ambiti in cui il Politecnico potrebbe intervenire, mettendo a disposizione le competenze dei suoi docenti in materia di organizzazione e gestione degli spazi, soluzioni tecnologiche innovative, architettura e design, grazie ad un accordo con la società Spazio Eventi. In ogni ambito in cui è possibile, il Politecnico di Bari vuole e deve essere motore di sviluppo, soprattutto in questo difficile momento in cui il Paese intero ha bisogno delle migliori energie, per ripartire».
di Marica Mastrangelo
12/07/2020 alle 21:06:27
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