COMMEMORAZIONE E FESTA
Anche Fasano ha onorato i caduti in guerra e festeggiato le Forze Armate
Tanta partecipazione alle varie manifestazioni organizzate sul territorio dall'amministrazione comunale e dalla Società Operaia
FASANO - Anche Fasano ha voluto celebrare la giornata del 4 novembre con una serie di manifestazioni che hanno coinvolto l'intero territorio. La più importante quella organizzata dal Comune di Fasano nella mattinata che ha visto, dopo la messa celebrata dal priore don Sandro Ramirez, un corteo, composto da autorità civili e militari oltre che da associazioni combattentistiche e d'arma, recarsi prima al monumento del Marinaio e poi a quello dei caduti di tutte le guerre posto all'interno del Parco della Rimembranza dove c'è stata la deposizione di due corone d'alloro. Poco prima si era svolto il corteo dei soci della Società Operaia che dopo aver deposto corone in piazza e in villa si è recato al cimitero per commemorare i defunti del sodalizio,
«La ricorrenza odierna, così come ha detto don Sandro Ramirez nella sua omelia, possiamo dividerla in due momenti – ha dichiarato il sindaco Lello Di Bari nel discorso tenuto per l'occasione –. Il primo è dedicato alle Forze Armate che quotidianamente svolgono il loro dovere per risolvere situazioni difficili e difendere il territorio. Il secondo è la commemorazione dei caduti di tutte le guerre, uomini che con il loro sacrificio hanno portato l'Italia ad essere libera». Il primo cittadino ha voluto anche ricordare che il nostro Paese continua a pagare dazio in fatto di vite. «Quando pensiamo al 4 Novembre come ad una commemorazione dei Caduti della Prima e della Seconda Guerra Mondiale che ha soltanto il sapore di storia raccontata da studiare e da tramandare doverosamente alle nuove e alle future generazioni – ha continuato Di Bari -, rischiamo di dimenticare che, ancora oggi, nostri giovani connazionali in divisa perdono la vita nelle trincee contemporanee di diversi Paesi extraeuropei, alle prese con una difficile normalizzazione e stabilizzazione democratica interna. Penso all'Afghanistan che la scorsa settimana ci ha consegnato l'ennesimo morto italiano, il caporale degli Alpini Tiziano Chierotti ammazzato in un attentato che ha registrato altri tre feriti nostri connazionali. Si tratta del 52esimo morto italiano, dal 2001, a lasciare il proprio sangue per difendere la libertà, la democrazia, l'unità di un Paese come l'Afghanistan». Manifestazioni analoghe si sono tenute nelle frazioni di Pezze di Greco e Montalbano.
di Redazione
04/11/2012 alle 19:17:52
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