ATTUALITà
Omofobia a Fasano o desiderio di notorietà?
Da quanto riportato da alcuni giornali nazionali, una coppia di neo sposi veneti ha subito un atto di omofobia in una struttura alberghiera di Torre Canne: al momento solo post di accusa senza denuncia e fotografie.

Fasano - Nell'era dei social è più facile "lamentarsi e denunciare" sui social network che agli organi preposti. Qualche giorno fa, su alcuni social network una coppia di neo sposi, Marco e Denis, hanno rilasciato una recensione molto negativa su una struttura alberghiera del nostro territorio. La giovane coppia ha deciso di trascorrere il loro viaggio di nozze in una struttura alberghiera del nostro territorio, Canne Bianche a Torre Canne, in cui pare siano stati derisi dai camerieri e sembra gli sia stato servito un piatto in cui lo chef ha disegnato l'attributo sessuale maschile con la salsa.
I due neo sposi ne sono rimasti ovviamente colpiti, tanto da lasciare una recensione negativa alla struttura e cercando la dovuta attenzione attraverso alcuni siti e giornali, coinvolgendo l'associazione Mixed Lgbt di Bari, che ha come a cuore le questioni di lesbiche, gay, bisessuai e transgender.
Questa la recensione della giovane coppia: "Ho 35 anni, mi sono unito civilmente con mio marito e non sono mai stato vittima di omofobia o bullismo. Di certo non lascerò passare la cosa in sordina. Pensavo di essere in un piccolo paradiso, ma, nonostante la cura dei dettagli, il personale è evidentemente poco selezionato e omofobo: siamo stati derisi dai camerieri, lo chef con la salsa ha scritto volgarità nei piatti e ridendo con i colleghi voleva farli portare a tavola".
A quanto si apprende in un primo momento la direzione della struttura ricettiva ha sospeso lo chef per appurare i fatti. Per poi pubblicare una nota, nel pomeriggio di sabato 12 settembre:
"Cari amici, gentili ospiti, siamo rimasti esterrefatti dinanzi ad un affermato caso di omofobia che sarebbe accaduto nel nostro albergo, noto in ambito nazionale ed internazionale per la sua assoluta apertura all'accoglienza, senza discriminazioni o preferenze di alcun tipo. Ancor più esterrefatti lo siamo dopo anche aver svolto le dovute indagini ed aver accertato presso tutto il personale, che potrà confermarlo, che il caso raccontato è completamente falso. Ci addolora fortemente non solo che le gravi false affermazioni arrechino un grave danno ad una struttura alberghiera che sfidando lo stato di grave crisi ha deciso ugualmente di aprire, per mantenere alta e di qualità la ricettività della nostra regione, oramai nota in tutto il mondo, ma che il falso motivo di immagine omofoba affermata si fondi proprio su quanto è totalmente opposto e contrario alla nostra mentalità ed alla nostra cultura. Peraltro, benché richiesta, nonostante oggi si fotografi e si immortali qualunque momento ed evento, nessuna foto di quanto affermato è stata fornita dai nostri due ospiti in questione, a conferma della totale falsità del fatto, mentre i due ospiti in questione hanno impiegato pochi minuti per farci giungere una richiesta di soggiorno gratuito, a conferma della strumentalità del tutto. Lavoriamo intensamente e instancabilmente da ormai 10 anni. I nostri ospiti che conoscono e che hanno recensito il nostro modo di lavorare e che ha sempre elogiato il nostro staff per la loro professionalità, cordialità e discrezione, ed nostro personale, sono veramente offesi da un'accusa di questo tipo. Dopo la nostra risposta, che ovviamente declinava la loro richiesta di risarcimento mediante rimborso di quanto pagato per il soggiorno, in quanto priva di fondamento, gli ospiti in questione hanno puntato all'attenzione mediatica che sfortunatamente, nel mondo contemporaneo sempre alla ricerca dello scoop, è stata concessa da alcuni media, che non si sono assicurati minimamente di verificare la fondatezza (anzi la infondatezza) della notizia. Dopo aver capito di aver sollevato accuse molto forti nei nostri confronti senza ragione diversa da quella di conseguire un soggiorno gratis, gli ospiti in questione hanno “aggiornato” la recensione da cui è scaturito il tutto adducendo delle scuse da noi mai formulate e spiegando che tutto si sarebbe risolto al meglio e che adesso si trovano benissimo con noi. Inoltre non risponde al vero che lo chef in questione sia stato licenziato o sospeso, né richiamato, essendo solo stato ascoltato dalla Direzione, unitamente al restante personale, nell'ambito delle indagini doverosamente svolte dalla Direzione e che hanno portato ad accertare la totale falsità delle affermazioni in questione, non avendo mai lo chef realizzato alcuna immagine omofoba su alcuno dei nostri piatti. Tanto da aver ricevuto notevoli apprezzamenti ed elogi dagli ospiti di cui trattasi, ascoltati da tutto il personale presente. Non è sufficiente. Nel riservare ogni nostra azione in ogni sede per i gravi danni subiti e conseguenti alle false affermazioni di cui trattasi, chiediamo a tutti quelli che conoscono la nostra realtà, ed in primis alla nostra decennale clientela, di sfatare queste finte accuse e di combattere con noi questa falsità. Con affetto, La famiglia Canne Bianche".
Al momento pare che entrambe le parti affermino la verità, purtroppo bisogna ammettere che in questa strana estate 2020 non sono mancati gli episodi di omofobia in Puglia, ma bisogna comunque attestare che in un momento storico in cui lo smartphone è pieno di fotografie, pare che del "piatto" incriminato non esistano testimonianze.
di Redazione
12/09/2020 alle 19:59:10
Leggi anche:
Cultura & Spettacolo
IL RAGAZZO CHE AMAVA I LIBRI: Fasano abbraccia il ricordo di Nunzio Schena in una serata magica
_0.jpg)
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.

Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela