ATTUALITà
Il ritorno del Fratino sul litorale locale
Segnalato il ritrovamento di alcuni nidi di Fratino (volatile 'limicolo' a rischio di estinzione) sul litorale costiero tra Savelletri e Torre Canne
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Fasano - Anche quest'anno Il Fratino (Charadrius alexandrinus) continua a scegliere il litorale costiero tra Savelletri e Torre Canne per nidificare e deporre le uova.
Bisogna ricordare che il Fratino è un volatile “limicolo” a rischio di estinzione, che vive primariamente in ambienti umidi contraddistinti dall'acqua bassa, cibandosi di insetti e altri animali che trova nel limo del bagnasciuga.
Identificare il fratino è abbastanza semplice (anche per i birdwatchers alle prime armi), sì perché offre una silhouette caratteristica grazie alle tipiche macchie nere ai lati del petto (e tra becco e occhi) che attribuiscono nel maschio uno specifico aspetto con “mascherina”.
Questi uccelli, generalmente tra fine marzo e maggio, costruiscono il nido sulla sabbia praticamente lungo l'intero perimetro della penisola Italiana. E lo fanno restando sempre scegliendo più o meno sempre lo stesso punto preciso.
Per costruire il nido sceglie litorali con poca vegetazione, vicino all'acqua ma al riparo da possibili allagamenti, molte volte nei pressi dei sistemi dunali che generano protezione.
Il nido del fratino non è molto elaborato: è un semplice buco nella sabbia che ospita di solito tre uova covate per circa un mese. La femmina depone ogni 1-2 giorni e l'incubazione comincia solamente dopo la deposizione dell'ultimo uovo.
Per proteggere i nidi ritrovati sono scattate le procedure di sorveglianza grazie all'operato di Giuseppe Vinci (responsabile servizio salvamento del Parco Dune Costiere) e del Biologo Ambientale e guida escursionistica Massimo Moscato, che sotto la supervisione tecnica del ‘Centro di recupero fauna Selvatica' di Ostuni (diretto dalla Dott.ssa Paola Pino D'Astore) monitoreranno e salvaguarderanno i ‘rifugi' fino alla schiusa.
Ci segnalano gli esperti interpellati che la presenza di un nido di fratino è sempre un ottimo segnale dello stato di salute di un ambiente marino, sinonimo di spiagge generalmente ben tutelate.
Ma è anche logico considerare che gli effetti benefici del lock-down sugli ecosistemi hanno avuto come risultato un ripopolamento di specie sensibili.
È importantissimo dunque “blindare” i siti di deposizione fino al corretto completamento della procedura, spiega il Biologo Moscato, ed è per questo che risulta necessario mantenere ‘segreto' il covo della nidiata fino alla fine.
Sì perché le uova sono davvero piccolissime (circa 2x3 cm) con colore grigio sfumato e macchiato di nero (simile ad un tessuto mimetico); questo significa che sono difficili da individuare e quindi si possono calpestare inavvertitamente. Inoltre il passaggio continuo di molte persone può spaurire gli adulti che si allontanano e possono rinunciare alla cova.
Concludono gli esperti ricordandoci che in Italia, in circa 20 anni, la popolazione di Fratino si è ridotta di circa 50%, in quanto l'eccessiva pressione antropica, le costruzioni costiere abusive e l'impatto del turismo balneare (anche in zone protette) sono dei fattori di disturbo non di poco conto.
Dunque questo piccolo uccello ‘trampoliere' serve a rammentare ancora una volta quanto la spiaggia non sia solo un luogo di svago, ma anche un ecosistema vulnerabile dall'equilibrio delicato.
di Redazione
22/04/2021 alle 05:25:59
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