DIBATTITO APERTO
Alberi ex Statale 16: per Vito Loparco sono un patrimonio e non devono essere toccati
Sulle problematiche sollevate dall'assessore regionale Fabiano Amati ecco anche l'intervento del consigliere comunale della 'Casa del cittadino'
FASANO – Continua la serie di interventi e il dibattito sulla questione sollevata dall'assessore regionale alle Opere pubbliche Fabiano Amati relativa agli alberi posti sulla ex Statale 16 tra Fasano e Ostuni. Anche il consigliere comunale Vito Loparco, ex Fli e ora appartenente al neo gruppo consiliare “Casa del cittadino”, ha voluto difendere a spada tratta le piante. «Nella soluzione dei problemi spesso si confondono gli effetti con le cause – fa sapere Loparco in un comunicato stampa -. L'assessore Amati, ritiene che sia da adottare la soluzione radicale (nel vero senso della parola): vorrebbe abbattere tutti gli alberi in quanto questi rappresentano un rischio sia per la caduta sulla carreggiata (come è accaduto sabato 2 febbraio) sia perché qualcuno può finirci contro con l'autovettura. La presa di posizione del sociologo Paolo Zizzi è quella di una sistematica cura degli alberi che scongiurerebbe senz'altro una caduta di rami o addirittura di alberi interi sulla carreggiata. Io darei un'altra soluzione. Sono perfettamente d'accordo nel non rimuovere gli alberi (tranne quelli ormai malati) anzi rimpiazzerei quelli rimossi negli anni passati e, come ha detto Paolo Zizzi, certamente è necessaria una cura, sinora totalmente carente, da parte delle amministrazioni competenti. Il punto è che per risolvere un problema non si deve agire sugli effetti bensì sulle cause. Insomma sostenere che la responsabilità degli incidenti è da attribuire agli alberi collocati a bordo strada è come ritenere responsabile il fucile per l'uccisione di una persona.
La causa vera degli incidenti è solo la velocità - continua Loparco -. Allora ci vuole solo un atto di coraggio, magari impopolare verso gli automobilisti che una volta alla guida sono come colpiti da un insano senso di potenza. Si tratta solo di collocare dei rilevatori permanenti di velocità che sanzionino tutti coloro che alla guida dell'autovettura superino i 70 chilometri di velocità. D'altra parte, se eliminassimo completamente gli alberi e non allargassimo la carreggiata, la conseguenza sarebbe semplicemente quella di aumentare gli incidenti, probabilmente in danno dei pedoni, perché gli automobilisti non farebbero altro che sentirsi ancora più liberi di superare ogni limite di velocità ed anzi si sentirebbero tutti degli Schumacher. Non si può cedere all' “imbecillità” degli automobilisti con la conseguenza magari di aumentare i rischi e di eliminare quello che è un vero e proprio patrimonio paesaggistico per Fasano e per Ostuni».
di Redazione
11/02/2013 alle 02:22:48
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