LOTTA CONTINUA
Il Comitato Difesa Ospedale vuole più certezze dal governo regionale
Prima di chiudere l'Umberto I occorre che sia realizzata la nuova struttura: questa l'imprescindibile richiesta del direttivo
Un momento della conferenza stampa
FASANO – Conferenza stampa, questa mattina (martedì 24 aprile), del direttivo del “Comitato permanente per la difesa dell'ospedale di Fasano”. Con le dimissioni del presidente Angelo Sante Trisciuzzi al momento congelate in attesa dell'assemblea plenaria ci hanno pensato Luigi Pagnelli, Elvezia Giordano e Uccio Laguardia a rendere noto un particolareggiato piano-proposta ma soprattutto a mettere dei paletti circa la prossima, eventuale nascita, di una nuova struttura ospedaliera. «Il Comitato aveva deciso di prendersi una pausa in vista delle elezioni- spiega Laguardia – ma la conferenza stampa tenuta la scorsa settimana dall'assessore regionale Fabiano Amati ci ha spinto a delle nuove riflessioni». Secondo il Comitato non sono arrivate sostanziali novità dalle parole di Amati ma proprio per questo ecco una serie di richieste espresse al Governo regionale: l'ospedale di Fasano deve essere ripristinato nelle sue funzioni; deve essere il punto nascita del nord brindisino perché Fasano è la città più grande della Provincia; devono essere ripristinati i 144 posti letto risultato della proporzione fra abitanti e posti letto; ripristino del Pronto Soccorso in quanto ora è solo un Primo Soccorso; il nuovo ospedale (che deve essere di primo e non di secondo livello) deve sorgere in territorio di Fasano: a Speziale o al confine tra Fasano e Monopoli. In casi differenti Fasano subirebbe l'ennesima spoliazione e umiliazione a favore delle città limitrofe; l'ospedale Umberto I potrà chiudere solo quando sarà aperto e funzionante il nuovo ospedale intercittadino d'Eccellenza e non come dichiarato dall'assessore Amati quando sarà pubblicato il bando di gara.
Insomma lo stesso Comitato non abbassa la guardia anche perché, ci tengono a precisare riguardo l'ultima richiesta, tra il bando e la conclusione dei lavori di costruzione potrebbero trascorrere anche dieci anni. Gli stessi esponenti del comitato, in perfetto stile “Iene”, hanno anche fatto delle incursioni nell'ospedale di Ostuni dove avrebbero messo in evidenza alcune condizioni non proprio consone a una struttura sanitaria che debba sopperire a un territorio così vasto come quello del nord brindisino. «Attendiamo un incontro col presidente della Regione Vendola e assessori competenti – conclude Laguardia -. Lo abbiamo richiesto ufficialmente nei mesi di gennaio e febbraio scorsi ma non abbiamo ancora ricevuto risposta»
di Redazione
24/04/2012 alle 15:13:02
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