ANNOSA QUESTIONE
Centro storico: ennesima invocazione alla sicurezza dei residenti
Nell'incontro organizzato dall'associazione 'U'mbracchie' è emersa l'esasperazione di non sentirsi tutelati
FASANO - Doveva essere un incontro per lanciare proposte e idee relative anche al posizionamento delle videocamere nell'ambito del sistema di videosorveglianza che il Comune di Fasano sta attuando sull'intero territorio ma, ben presto, si è trasformato in un ennesimo grido d'allarme lanciato dai residenti continuamente vessati da bande di giovanissimi incapaci di avere il minimo senso civico. L'iniziativa organizzata ieri (venerdì 27 giugno) dall'associazione "U'mbracchie" ha riproposto i tanti problemi a cui devono far fronte chi abita nella parte più antica della città. In effetti, inizialmente, l'avvocato Giuseppe Cantanna, che aveva accompagnato il sindaco facente funzione Gianleo Moncalvo, all'incontro, ha spiegato dove saranno posti gli "occhi elettronici" nel centro storico.
Dopo i tanti fatti di vandalismo proprio l'Amministrazione comunale aveva deciso di aumentare il numero di videocamere inserendone delle altre, oltre a quelle previste dalla gara di appalto, anche in via Madonna della Stella, via Dragone, via Ricciardi e via S. Teresa. I residenti, però, hanno fatto notare anche altre zone che di sera tarda diventano luogo di ritrovo per decine di ragazzi e che non sarebbero però coperte dal servizio di videosorveglianza. E così, tra un intervento e un altro, il dibattito è scivolato sul discorso sicurezza. La videosorveglianza basterà per fermare schiamazzi e atti vandalici? Per molti assolutamente no. Certo, sarà pure un deterrente e si spera vengano montate al più presto le videocamere, ma i cittadini fasanesi residenti nel centro storico chiedono interventi decisi da parte delle forze dell'ordine e il Comune, in questo senso, deve intercedere per loro.
La gente è stanca, impaurita, esasperata. C'è chi non riesce a dormire, chi si ritrova le pareti esterne dell'abitazione utilizzate come lavagne, chi non riesce a lavorare. E chi si ribella al "branco" riceve minacce e ritorsioni. Sì, perché questi ragazzini, giovanissimi, non hanno la capacità di rispettare il prossimo, neppure se si trovano di fronte signore anziane. E durante il confronto di ieri sono state avanzate diverse proposte ascoltate con attenzione da Moncalvo che, a sua volta, ha offerto il suo contributo oltre che ad assicurare, per quanto è possibile, l'appoggio dell'Amministrazione comunale. Da sottolineare anche il costante impegno dei soci de "U'mbracchie" alla risoluzione delle criticità. Si sta pensando all'impiego di vigilantes che tentino quanto meno di controllare durante le ore notturne anche se tutti sperano nell'intervento deciso di Carabinieri e Guardia di Finanza affinché si ridimensioni tutto. C'è chi provocatoriamente ha anche lanciato la proposta di una ronda effettuata dagli stessi residenti ma questo è sembrato eccessivo a tutti. L'impressione è che chi abita nel centro storico stia perdendo fiducia nelle istituzioni: a queste ultime fare il possibile per recuperare credito.
di Redazione
28/06/2014 alle 07:50:22
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