APPROFONDIMENTO TEMATICO
Una conferenza sull'emigrazione promossa da 'in Comune' e Pro Selva
Ieri sera, a Selva di Fasano, si è discusso di una tematica sempre attuale alla presenza dei professori Leuzzi e Di Summa
FASANO – Si è svolta ieri sera (venerdì 8 agosto) a Selva di Fasano, nella cornice di Villa Cicolella, la conferenza dal titolo “Dell'emigrazione. Pugliesi in Europa per la ricostruzione” organizzata dal movimento “in Comune” e dall'associazione Pro Selva. Il tavolo dei relatori ha visto presenti Vito Antonio Leuzzi e Angelo Di Summa, due esperti di fenomeni migratori, autori di diverse pubblicazioni sull'argomento. La serata è stata aperta dal prof. Vito Bianchi che ha voluto ringraziare l'associazione Pro Selva, gli ospiti e i presenti. Quello dell'emigrazione è un fenomeno senza tempo. Ha interessato innumerevoli meridionali a partire dalla fine del Secondo Conflitto Mondiale e, tutt'oggi, interessa migliaia di persone che, stremate da paesi poveri o in guerra, percorrono chilometri e chilometri verso posti che diano loro una vita più dignitosa. Vito Bianchi ha voluto aprire l'incontro richiamando alla memoria due tragedie, avvenute nell'agosto di diversi anni fa, che costarono la vita a tanti lavoratori italiani. L'8 agosto del 1956, nella piccola città di Marcinelle in Belgio, un incendio nella miniera di carbone provocò la morte di 262 lavoratori, la maggior parte italiani, in particolar modo pugliesi. Il 30 agosto del 1965, cinquantasei italiani morirono nella catastrofe di Mattmark, in Svizzera: letale fu l'implacabile massa di ghiaccio, roccia e fango che travolse gli operai.
Le due sciagure restano un chiaro esempio delle sofferenze che hanno segnato la storia della nostra emigrazione. Gli esperti relatori si sono attentamente soffermati, non a caso, sull'emigrazione dei pugliesi in Francia, Belgio, Germania, Svizzera e Lussemburgo a partire dalla fine della Seconda Guerra Mondiale fino agli anni Settanta del Novecento. Per fuggire alla miseria, gli italiani si riversarono Oltralpe divenendo una valorosa forza lavoro. Allora, come oggi, alle migrazioni si accompagnavano forti difficoltà e disperazione. I migranti, spesso costretti a condizioni di lavoro pessime e ore lavorative molto dure, cercavano di racimolare denaro da inviare alle proprie famiglie rimaste in patria. L'incontro ha permesso una profonda riflessione su un tema estremamente attuale e interessante, strettamente connessa alla mancanza di lavoro che, esattamente come mezzo secolo fa, continua a flagellare il Sud d'Italia – e del mondo −, costringendo le giovani generazioni ad abbandonare la terra madre in cerca di una vita migliore.
di Redazione
09/08/2014 alle 07:00:10
Leggi anche:
Cultura & Spettacolo
Si apre il sipario del XV Festival Nazionale di Teatro “Di scena a Fasano”
attualità
Cultura & Spettacolo
VISSI D’ARTE - Omaggio a Giacomo Puccini nel centenario della morte. VIDEO
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.
Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela