NOTA DELLA CATEGORIA
Gli albergatori fasanesi chiedono l'eliminazione della tassa di soggiorno
Una nota della Federalberghi sottolinea come gli accordi presi con l'Amministrazione comunale fossero diversi circa la destinazione dei proventi

FASANO - Il consiglio comunale ne allunga i tempi di attuazione e ne aumenta alcune tariffe, gli albergatori si riuniscono e si ribellano pretendendone l'eliminazione nel caso il balzello non venga dirottato davvero in interventi turistici. In un modo o nell'altro fa discutere, a Fasano, la tassa di soggiorno.
“Non intendiamo più riscuotere la tassa dagli ospiti in quanto all'atto dell'introduzione era stato concordato con l'Amministrazione comunale che le somme rivenienti sarebbero state impiegate esclusivamente per sostenere interventi in materia di turismo - si legge nella nota diffusa dalla Federalberghi di Brindisi sottoscritta a margine di un incontro tenutosi a Brindisi lunedì scorso -. Nonostante le ripetute richieste, ad oggi siamo ancora in attesa di conoscere come sono stati impiegati gli introiti dello scorso anno e soprattutto, come si intendono impiegare quelli relativi al 2014. Gli operatori di Fasano, in questo senso, nei mesi scorsi avevano inviato alla civica amministrazione una serie di proposte per migliorare i servizi al turista ed incrementare la domanda sul territorio. Risulta oneroso per i gestori delle strutture l'esazione della tassa in quanto si devono verificare le caratteristiche del cliente (residenza, età, motivo del soggiorno etc); calcolare la misura esatta dell'imposta dovuta; chiedere e ricevere il pagamento; rilasciare quietanza; effettuare doppia registrazione in contabilità; versare al Comune le somme riscosse; fornire al Comune le informazioni e la documentazione inerente l'applicazione dell'imposta e, non ultimo, subire oneri connessi allo strumento che il cliente utilizza per il pagamento del conto (Carta di credito e sospeso del tour operator che dilaziona l'intervento). A Fasano come in altre realtà dove è applicata l'imposta continua a garantire ottimi introiti per i Comuni ma pessime politiche e servizi per i turisti. Questa situazione rischia di far letteralmente fuggire gli ospiti verso altre destinazioni. Come riferito dall'Osservatorio nazionale sulla tassa di soggiorno, questa è diventata un deterrente nella scelta del luogo di vacanza”.
di Redazione
11/09/2014 alle 09:34:27
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