IN RICORDO DEL MANAGER SCOMPARSO
Deposta una stele di marmo dove morì Lorenzo Necci
La famiglia del manager scomparso, accompagnata dal sindaco Lello Di Bari, ha voluto porre a Savelletri un ceppo marmoreo dove il manager venne investito
La stele di marmo in memoria di Lorenzo Necci
SAVELLETRI DI FASANO - Era il 28 maggio del 2006 quando l'ex amministratore delegato delle Ferrovie dello Stato Lorenzo Necci venne investito sulla strada provinciale che collega Fasano a Savelletri mentre era in bicicletta. Morì all'ospedale di Ostuni qualche ora dopo. Ieri (venerdì 25 maggio), a pochi giorni dal sesto anniversario della sua scomparsa la moglie Paola Marconi e la figlia Alessandra si sono recate, accompagnate dal sindaco di Fasano Lello Di Bari, sul posto dove avvenne il terribile impatto per deporvi una stele di marmo, pensiero della famiglia del manager scomparso. “Quando penso alla sua ferma luce, spentasi così senza motivo, il valore di molte cose che splendono svanisce”: questa la frase che campeggia sul ceppo di marmo. E' della scrittrice Emily Dickinson e la scrisse proprio per il padre Edward di cui non volle mai visitare la tomba.
Una cerimonia intima, quella svoltasi ieri mattina a quell'incrocio maledetto. La famiglia Necci ha voluto che i fotografi non la immortalassero per evitare qualsiasi tipo di speculazione. «Perdonateci per questo – sono state le parole di Alessandra Necci – ma anche se sono passati degli anni il dolore non si è assolutamente affievolito». Anche per il sindaco Di Bari (nel 2006 assessore all'Urbanistica), amico di famiglia, un'emozione particolare. «Fui chiamato d'urgenza quel giorno – ricorda il primo cittadino – e mi precipitai ad Ostuni. Arrivai in contemporanea con l'ambulanza che trasportò Lorenzo Necci a Ostuni e stavamo per effettuargli la Tac quando spirò. Il quadro clinico era gravissimo e le lesioni davvero tante». Quando gli è giunta la richiesta per la posa della stele di marmo il primo cittadino ha subito acconsentito e ieri ha voluto personalmente presenziarne alla posa. La figlia di Necci, Alessandra, dopo una breve preghiera ha letto alcuni passi dalle “Memorie di Adriano” di Marguerite Yourcenar, uno dei libri preferiti dell'ex presidente di Enichem ed Enimont.
di Alfonso Spagnulo
26/05/2012 alle 06:16:21
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