SENTENZA CONTESTATA
Dinapoli: gli imputati hanno pagato per evitare il processo
Il Procuratore della Repubblica di Brindisi puntualizza, in riferimento al caso del supermercato di via Roma, dove si parlava di proscioglimento.
Il supermercato motivo di discussione
FASANO - Gli imputati hanno visto estinto il loro reato solo per oblazione e non per proscioglimento. La puntualizzazione ad un articolo apparso nei giorni scorsi arriva dal Procuratore Capo della Repubblica di Brindisi Marco Dinapoli in riferimento alla questione di un supermercato fasanese prima sequestrato e poi dissequestrato in quanto erano state riscontrate alcune irregolarità sfociate con le accuse di abuso d'ufficio e violazione edilizia a carico dei proprietari e alcuni tecnici del Comune di Fasano.
“Il supermercato in questione fu sequestrato dal Gip del Tribunale di Brindisi, con provvedimento del 12 luglio 2011, su conforme richiesta di questa Procura, a seguito della contestazione di vari illeciti edilizi ai proprietari e ad alcuni funzionari del Comune di Fasano – scrive il Procuratore Dinapoli -. Avverso il sequestro fu proposto ricorso al Tribunale del riesame da parte degli interessati, i quali però successivamente rinunziarono al ricorso. Al termine delle indagini preliminari gli imputati hanno presentato domanda di oblazione e pagato le somme previste dall'art. 162 del codice penale oltre le spese processuali. Il Gip su conforme parere del Pm, ha ammesso gli imputati all'oblazione e, verificato il pagamento effettuato, ha dichiarato il reato estinto per oblazione”.
L'articolo 162 del codice penale cita testualmente che “nelle contravvenzioni per le quali la legge stabilisce la sola pena dell'ammenda il contravventore è ammesso a pagare, prima dell'apertura del dibattimento, ovvero prima del decreto di condanna, una somma corrispondente alla terza parte del massimo della pena stabilita dalla legge per la contravvenzione commessa, oltre le spese del procedimento”. Ecco quindi la precisazione del Procuratore Marco Dinapoli che conclude sottolineando come “l'ammissione degli imputati all'oblazione non consente di affermare che sia stata provata “la completa legittimità dell'iter amministrativo”, bensì il contrario. Inoltre la dichiarazione di estinzione del reato per oblazione non vuol dire che gli imputati sono stati “tutti prosciolti”, ma solo che essi hanno evitato il processo pagando le somme di denaro indicate dal Giudice, così come previsto dalla legge”.
di Redazione
02/06/2012 alle 06:55:39
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