TRISTE VICENDA
Le rifiutano il ricovero: donna fasanese in coma neurovegetativo
Una 54enne di Fasano si era rivolta al Pronto Soccorso di Fasano ma il medico di guardia non l'ha ritenuta grave: la situazione è poi precipitata
FASANO - Saranno le indagini ad appurare se si tratti o meno di un caso di malasanità: di certo una 54enne di Fasano è attualmente ricoverata in una struttura sanitaria di Noci in stato di coma neurovegetativo. Il marito della donna ha denunciato quanto accaduto alla consorte e ora, come detto, è stata aperta un'inchiesta per valutare eventuali responsabilità. Il sostituto procuratore Savina Toscani ha già dato mandato d'acquisire tutte le cartelle cliniche dei vari ospedali dove la sfortunata 54enne è stata ricoverata prima di entrare nell'attuale stato comatoso.
E' una storia, questa, iniziata nel febbraio scorso. La donna ha la febbre molto alta e si reca al Pronto Soccorso dell'ospedale di Fasano dove però il medico di guardia, dopo averla visitata, non ne dispone il ricovero ritenendo che la situazione non fosse grave e che sarebbero bastate le cure del medico di base della paziente. La fasanese, a questo punto, non può che far ritorno a casa. Ma il suo medico curante, constatata la febbre altissima, spinge per il ricovero in una struttura ospedaliera e così il marito della donna accompagna la consorte al Pronto Soccorso di Ostuni dove viene visitata e dove i sanitari, ironia della sorte, dispongono il ricovero all'ospedale "Umberto I" di Fasano. Qui la donna vi resta qualche giorno ma la situazione non migliora tanto che si rende necessario il ricovero all'ospedale di Manduria: la 54enne finisce in rianimazione in quanto i medici del nosocomio tarantino gli diagnosticano uno shock settico. A fine febbraio altro trasferimento: la donna viene portata al Policlinico di Bari e vi resta una settimana tra rianimazione e terapia intensiva.
Poi, dal 6 marzo, altri giorni di degenza in un reparto diverso sempre al Policlinico barese ma la situazione è ormai precipitata in quanto la donna è ormai in coma neurovegetativo tanto che i medici, vista ormai l'impossibilità di cambiare lo stato delle cose, dispongono il trasferimento della paziente nella struttura nocese che attualmente ancora ospita la donna che non potrà più tornare ad una vita normale anche perché, secondo i medici, in stato vegetativo e irreversibile. Il marito della donna vuole però vederci chiaro e ha denunciato tutto. Il giudice, come detto, ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche ed è già cominciata l'identificazione di tutti i sanitari che hanno avuto un ruolo in questa triste vicenda che deve essere necessariamente chiarita.
di Redazione
10/01/2016 alle 05:45:51
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