OSPITATA D'ECCEZIONE
Il baritono fasanese Angelo De Leonardis al concerto della memoria in diretta Rai
Il nostro concittadino ha partecipato alla serata 'Tutto ciò che mi resta' trasmesso in diretta da Rai5 dall'Auditorium Parco della Musica di Roma

FASANO - Anche il baritono fasanese Angelo De Leonardis è stato tra i protagonisti della serata dal titolo “Tutto ciò che mi resta”, dedicata al miracolo della musica composta nei lager, che Rai Cultura ha trasmesso ieri sera (lunedì 26 gennaio) in diretta su Rai5. Il concerto, andato in scena dall'Auditorium Parco della Musica di Roma, ha visto sfilare sul palco star internazionali (come la grande cantante e attrice tedesca Ute Lemper ad esempio) che hanno accettato l'invito a far rivivere la musica scritta nei lager, che spazia tra tutti i generi: dalla classica al jazz, dalla klezmer al cabaret.
Oltre a De Leonardis si sono esibiti anche Francesca Dego, giovanissima violinista italiana; Myriam Fuks, considerata una delle massime cantanti yiddish, e Roby Lakatos, violinista di origine gitana noto per le sue pirotecniche improvvisazioni. Hanno riproposto, per la prima volta su di un palcoscenico, l'incontro tra musicisti ebrei e rom che diede vita ad esperienze musicali uniche nel loro genere. E ancora il Parco della Musica Contemporanea Ensemble diretto da Tonino Battista, i solisti e il Coro di voci bianche dell'Accademia Nazionale di Santa Cecilia, il virtuoso di cymbalon Marian Serban, la voce tzigana di Marian Balog e il cantore Paolo Candido a completare il cast musicale, che farà rinascere veri e propri capolavori di tutti i generi scampati all'atrocità dei lager.
Ha portato la sua testimonianza nel concerto anche Andrea Satta, leader del gruppo musicale “Têtes de bois”, e figlio di un deportato ad Auschwitz, che per una fatidica coincidenza si salvò dall'incendio appiccato ai dormitori da un ufficiale tedesco al momento dell'arrivo dell'esercito russo. Nonostante la disumana condizione di vita nei lager e l'implacabile sorveglianza delle guardie, la produzione musicale nei campi di concentramento fu copiosa: la musica era infatti l'unica virtuale via di fuga dall'abbrutimento del quotidiano, ed è un miracolo che parte di quel repertorio sia sopravvissuto: una raccolta fatta di opere scritte su sacchi di juta, ritagli di stoffa, carta igienica, e su qualsiasi altro supporto di fortuna. Furono ritrovati nelle infermerie e nelle baracche dei campi e riportati alla luce grazie ai trafugamenti di guardie complici e alle trascrizioni dei prigionieri politici, oppure ricostruiti da Francesco Lotoro attraverso le memorie dei sopravvissuti. La musica è tutto ciò che ai deportati restava, e spesso tutto ciò che ci resta di loro. A raccontare e presentare la serata è stato Marco Baliani.
di Redazione
27/01/2015 alle 07:25:31
Galleria di immagini: Il baritono fasanese Angelo De Leonardis al concerto della memoria in diretta Rai







Leggi anche:
_0.jpg)
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.

Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela