FESTIVAL CINEMATOGRAFICO
Il Salento Finibus Terrae omaggia Pier Paolo Pasolini
Proiettato, a Selva di Fasano, il film del regista Abel Ferrara sull'ultimo giorno di vita del grande e controverso regista italiano
FASANO - Un omaggio a uno dei più grandi e controversi personaggi della cultura italiana ha chiuso ieri sera (sabato 25 luglio) il ciclo di proiezioni del Salento Finibus Terrae, il festival internazionale di cortometraggi itinerante organizzato da Romeo Conte. L'organizzazione, infatti, ha deciso di proiettare il film "Pasolini" di Abel Ferrara, film presentato nel 2014 alla Mostra del Cinema di Venezia e che racconta l'ultimo giorno di vita del regista e scrittore (come amava definirsi lo stesso Pasolini) italiano. Prima della proiezione e dopo la consueta introduzione affidata al presentatore Raffaele Romano e all'organizzatore Romeo Conte, sul palco è salito il giornalista Giovanni Bogani che, chitarra alla mano, ha proposto due brani: Una storia sbagliata di Fabrizio De Andrè e A Pà di Francesco De Gregori (entrambe le canzoni dedicate anch'esse al regista ucciso il 2 novembre del 1975). Non sono mancati i saluti istituzionali portati dall'assessore Laura De Mola mentre, sempre prima dell'inizio del film, sul palco sono anche saliti l'attore Giacomo Rizzo e il giornalista Paolo Calcagno. Poi il film.
Abel Ferrara ha raccontato uno dei miti della cultura italiana del '900, un personaggio complesso, durante il suo ultimo giorno di vita. Il regista americano, insieme al co-sceneggiatore Maurizio Braucci, è partito da una documentazione minuziosa sull'opera pasoliniana, ricostruendo gli ultimi giorni di vita del poeta di Casarsa, intervistando le persone a lui legate (specie i suoi cugini Graziella Chiarcossi e Nico Naldini e l'amico del cuore Ninetto Davoli) e ritrovando documenti che comprovavano le loro testimonianze. Nel film si vede Pier Paolo Pasolini (interpretato da un grane Willem Dafoe) nella sua abitazione di Roma con la madre (Adriana Asti), mentre riceve la visita dell'amica Laura Betti (Maria de Medeiros) o quando rilascia la sua ultima intervista a Furio Colombo (Francesco Siciliano), intento a scrivere a macchina con la sua Lettera 22 o a consigliare la lettura dell'ultimo libro di Sciascia alla cara cugina Graziella (Giada Colagrande). E poi lo si vede uscir di casa, incontro alla sua morte. Ferrara inoltre cerca di dare vita a Petrolio, il romanzo incompiuto di Pasolini, e anche a Porno-Teo-Kolossal, pellicola incompiuta di Pasolini, ed ecco che entrano in scena Riccardo Scamarcio e lo stesso Ninetto Davoli.
A fine proiezione ecco l'ospite tanto atteso, proprio il regista Abel Ferrara che ha spiegato come Psolini, secondo lui, sia stato un genio della regia. Ferrara, intervistato dal giornalista Calcagno, ha sottolineato la scarsa considerazione che l'Italia ha di Pasolini e di come alcune suo opere, addirittura, siano ancora osteggiate e censurate. Per questo anche il suo film, in un certo senso, ha pagato il controverso modo di vedere a Pasolini ma non per questo ha rinnegato una pellicola certamente forte, che lascia il segno ma che in un'ora e mezza mette a nudo la grandezza artistica e culturale di Pasolini ma anche le sue diverse sfaccettature umane.
Il Salento Finibus Terrae si chiuderà questa sera, a Borgo Egnazia, con una grande cena di gala e la consegna dei Premi Safiter tra cui uno proprio assegnato ad Abel Ferrara.
di Redazione
26/07/2015 alle 06:37:48
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