DRAMMA MODERNO
Olocausto in Terra santa: ne ha parlato l'Utl di Fasano
Incontro di riflessione organizzato dal sodalizio presieduto da Palmina Cannone in occasione della Giornata della Memoria
FASANO – Olocausto è una parola che riporta la mente alla prima metà del Novecento, ma ancora oggi, nel ventunesimo secolo, sono tanti, tantissimi gli stermini che vengono perpetuati in tutto il mondo, spesso silenziosi o invisibili agli occhi delle grandi potenze internazionali ma ugualmente dolorosi e brutali. Proprio di questi eccidi compiuti ai giorni nostri ha voluto parlare ieri pomeriggio (venerdì 27 gennaio), in occasione della Giornata della Memoria, l'Università del Tempo Libero “San Francesco d'Assisi” di Fasano, in un dibattito rientrante nel progetto “Diritti umani: riparliamone. La diversità”, che ha come referenti la presidente Palmina Cannone e la docente Pasquina Cofano.
Interlocutori nel momento di riflessione sono stati Tonio Leone, fondatore del comitato “Fasano per Gaza” e da sempre sostenitore di una cooperazione tra Puglia e Palestina, e Wasim Alkalont, cittadino di Gaza, da otto anni in Italia e residente a Martina Franca, impegnato come Mediatore culturale nei centri di accoglienza. Leone ha voluto raccontare la sua esperienza di incontro con un'altra cultura, vissuta sia in Palestina, dove nel 2002 partì come volontario, sia a Fasano, avendo ospitato in casa propria molti rifugiati con cui è nato un profondo legame di amicizia, quasi filiale. Tra essi vi era Wasim, che sebbene ora si sia stabilito con la propria famiglia qui in Puglia, continua a pensare a Gaza, dove si trovano i suoi genitori e altri parenti.
Tornare in quella striscia di morte è per lui impossibile: ha provato a partire tre volte, ma per due volte è stato fermato a Roma mentre una sola volta è riuscito a penetrare nel paese come clandestino, percorrendo i tunnel sotterranei. In quella Terra santa, dove sorgono le città di Betlemme, Gerusalemme e Nazareth, due popoli si fanno la guerra da tempo, israeliani e palestinesi, «e sembra che gli ebrei siano autorizzati a compiere un nuovo olocausto» dice Wasim. Poco più sopra, in Siria, altre due forze si contendono il potere, ma soprattutto conducono un conflitto che non tocca le loro terre ma uccide migliaia di innocenti: Russia e Stati Uniti. In tutti questi scontri che non sembrano avere fine, bambini, ragazzi, donne incinte e uomini buoni perdono la vita ogni giorno. C'è chi scappa da quei paesi e chi non potrà mai più farvi ritorno.
di Antonella Argento
28/01/2017 alle 01:22:51
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