APPUNTAMENTO CULTURALE
Le emozioni della scrittura al Premio letterario internazionale 'Donna' del Cif di Fasano
La serata di premiazione del Concorso ha avuto luogo ieri al Teatro Sociale: celebrati tutti i vincitori delle sezioni prosa e poesia
FASANO – Nella serata di ieri (sabato 4 marzo), al Teatro Sociale, si è svolta la cerimonia di premiazione del Premio letterario internazionale “Donna” promosso dalla sezione locale del Centro Italiano Femminile e patrocinato dal Comune. Nel tempo, questo evento – giunto alla sua 29ma edizione – è diventato un appuntamento fisso e particolarmente atteso perché, oltre a celebrare i vincitori, omaggia l'arte della scrittura, il fermento delle idee, la riflessione su temi importanti e il valore di una squadra che riesce a programmare perfettamente la macchina organizzativa e a incassare ottimi risultati. L'appuntamento, condotto dalla giornalista Rai Claudia Bruno, è stato introdotto dai saluti della presidente del Cif, Mina Corelli, che ha poi lasciato il palco a un toccante momento dedicato alla pratica dell'infibulazione femminile. Maristella Curri e Antonello Amati hanno drammatizzato il monologo Il dolore infinito, tratto dal libro Soldatini dello scrittore friulano Fabio Muccin, che è da anni una risorsa importante per la programmazione del Concorso stesso.
Il 2017 ha confermato il successo del Premio: i numerosi elaborati, in prosa e in versi, sono giunti da ogni parte d'Italia, ma anche da paesi lontani come Haiti, Francia, Inghilterra, Croazia, Germania e Australia. Varie le tematiche affrontate nelle opere, attentamente analizzate da una giuria composta dal professore universitario Sebastiano Valerio, nelle vesti di presidente, e dai docenti Mina Corelli, Michele Iacovazzi, Valeria Leo e Mariella Muzzupappa. Sono stati loro a selezionare anche i sei testi finalisti per il “Premio di sala”, attribuito tramite la votazione diretta del pubblico presente. Maristella Curri e Veronica Calella hanno presentato la lettura dei brani, per poi passare la scena all'esibizione musicale di Mara Sibilio, accompagnata dalle chitarre di Leo Conversano e Mattia Ostuni.
Prima di entrare nel clou della premiazione, il Cif ha voluto consegnare un attestato di partecipazione a dodici studenti dell'Istituto “da Vinci” (Matteo Blonda, Hanife Burraci, Angelica Campanella, Angelica Fanizza, Roberta Ferrara, Roberta Lisi, Francesca Moncalvo, Chiara Pellico, Marzia Perrini, Maria Rubino, Giulia Sansonetti e Simone Santoro) che si sono distinti per la qualità dei testi presentati, incoraggiandoli così a continuare a scrivere. Per la sezione giovani, la menzione d'onore è stata attribuita alla poesia Vacuità del tramonto del fasanese Francesco Vinci. La prosa Disegnami di Aurora Tuozzi di Roma ha ottenuto il terzo premio, mentre il secondo è andato alla prosa Irraggiungibile di Roberta Radesco di Fasano. Al primo posto, Come nebbia tra le dita di Giulia Morandotti di Pavia, un racconto che «tra sogno e realtà, rappresenta in modo lirico la tormentata scelta di una madre che rifiuta la maternità».
Nell'ambito dei componimenti poetici realizzati dagli adulti, una menzione d'onore è stata data a Un anno di noi, scritto da Vito Massimo Massi di Bari. Il terzo premio è stato attribuito a Pupazzi in frantumi di Lucia Di Pietro, di Roseto degli Abruzzi, mentre il secondo alla poesia Assenza d'amore di Giulia Quaranta Provenzano di Diano Aretino (Im). Palma d'oro a Sabrina Galli, di San Benedetto del Tronto, autrice di Armonico sussurro, «una lirica che con il ricorso ad un linguaggio che evoca il passato e descrive il presente, finisce per coniugare amore e passione. La parola si fa così strumento di indagine e nei versi prende forma plastica il profilo di una donna, ritratta nella propria intimità più recondita». A chiudere il ciclo di premiazioni è stata la sezione dedicata alla prosa. Con il racconto Alfio, la romana Cinzia Iacono ha meritato una menzione d'onore; terzo premio per Scarpe rosse di Maria Sordino di Napoli, narrazione drammatica sul tema della violenza sulle donne e sul femminicidio. A ricevere il secondo premio è stato il rapporto madre-figlia raccontato nella prosa Mamma mia, mia mamma! di Natalia Giberti di Imola. Dulcis in fundo, primo premio per Pausa di riflessione: variazioni su un tema usato dell'aquilana Alessia Moretti. Il testo è stato scelto «per avere espresso in un linguaggio moderno e tagliente un tormentato flusso di coscienza, che racconta i moti profondi di un'anima alla ricerca di un equilibrio sentimentale, che si ricostruisce grazie anche alla decantazione delle vicende tramite la riflessione interiore del mondo esterno». Le assessore Annarita Angelini e Cinzia Caroli, nonché il sindaco Francesco Zaccaria, nel consegnare le targhe ai vincitori, hanno espresso il loro apprezzamento al Premio e al suo valore sociale e culturale. A chiudere la serata è stata la proclamazione del “Premio di Sala” esplicato in apertura: la platea ha premiato la prosa Scarpe rosse, che ha ricevuto la preferenza di 202 spettatori.
Il 2018 si festeggerà il 30° anno del Premio letterario internazionale “Donna” e si preannunciano già diversi eventi che permetteranno di celebrare la cultura, la scrittura e la bellezza dell'arte in generale, con la quale trova sempre espressione un caleidoscopio di emozioni.
di Angelica Sicilia
05/03/2017 alle 03:49:22
Premio Donna 2017: la cerimonia di premiazione PRIMA PARTE
Premio Donna 2017: la cerimonia di premiazione SECONDA PARTE
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