SPETTACOLO INTENSO
Siamo tutti matti: riflessione pirandelliana con 'Glitter' al Teatro Sociale di Fasano
Sei attori della compagnia guidata da Teresa Cecere hanno portato in scena i più celebri personaggi di scritti e drammi con la sapiente regia di Michele Savoia

FASANO – Pazzia, alterità e psicosi giacciono latenti sotto la nostra pelle, ma basta una puntura a farle esplodere come lava incandescente; e il confine tra razionalità e follia è davvero sottile: lo hanno dimostrato ieri sera (sabato 25 marzo) i “pazienti” dell'“Ospedale psichiatrico ‘Luigi Pirandello'”, sei giovani attori della compagnia “Glitter” che hanno indossato manie e nevrosi di altrettanti personaggi estrapolati dall'universo dello scrittore siciliano. Un'idea azzardata (ma indovinata) partorita dal genio di Michele Savoia, che nel settembre 2014 diede vita a un laboratorio di recitazione con spettacolo conclusivo che contò, nelle diverse repliche a Track Zero, circa 1500 persone ad assistervi. Questa volta a essere messo a soqquadro dalle irruenti personalità è stato il Teatro Sociale, senza barriere tra palcoscenico, platea e galleria: ogni spazio è stato sfruttato come pulpito e anche il pubblico è entrato a far parte della trama.
La scena si è aperta con lo stesso Savoia che, dopo aver presentato brevemente la rappresentazione, rientrante nel progetto ministeriale “Giovane bene collettivo” che fa capo all'associazione “Le Nove Muse”, ha scelto qualche spettatore per coprire i ruoli mancanti dell'intreccio. Poche battute e poi il caos: eccentrici personaggi, con visi scavati e mise clinica, irrompono nel parterre con la pretesa di raccontare la propria storia. Michele Savoia, che a quel punto si proclama dottore, inizia a inseguirli, calmarli e lasciarli sfogare, ascoltando quello che ciascuno ha da dire: comincia così la serie di intensi monologhi che prepotenti s'impossessano della trama. Lancinanti si sono susseguite le vite della figliastra Simona Baccaro (da “Sei personaggi in cerca d'autore”), l'uomo dal fiore in bocca Matteo Di Tano, l'intrappolata Mariliana Petruzzi (da “La trappola”), il Vitangelo Moscarda Giulio Sassanelli (da “Uno, nessuno e centomila”), l'ignota Sara Liuzzi (da “Come tu mi vuoi”) e la Donata Gensi Veronica Calella (da “Trovarsi”).
La perdizione, la morte, i rapporti umani, i legami sentimentali, la percezione di sé e la crisi identitaria sono alcuni dei temi evocati, di cui la letteratura pirandelliana ha nutrito le sue pagine. Brillante e oltremodo toccante l'interpretazione dei ragazzi, capaci di calarsi anima e corpo nei panni scomodi degli ambigui personaggi. Ambiguità che si è rivelata fulminante anche nel finale, che ha previsto l'ingresso a sorpresa del “dottor” Mimmo Capozzi. Lodevole, ancora una volta, l'impegno della compagnia “Glitter” e del suo nocchiere Teresa Cecere, che non sbaglia un colpo e conferma l'amore per la cultura e per l'arte.
di Antonella Argento
26/03/2017 alle 06:59:05
Galleria di immagini: Siamo tutti matti: riflessione pirandelliana con 'Glitter' al Teatro Sociale di Fasano










Leggi anche:
_0.jpg)
Taglio su misura + piega gloss a soli € 20
Eligio Parrucchieri ti invita a conoscere i suoi prodotti.

Stazione di servizio Q8 Cacucci
Carburanti e servizi
Efficienza e puntualità nei servizi e prodotti offerti alla clientela